Meno fucili, più cani pastori per tenere lontani i lupi

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L’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese e Almo Nature, hanno siglato un accordo di collaborazione per la fornitura di mangime per il sostenimento dei cani da guardiania impiegati dalle aziende zootecniche locali per la difesa del bestiame, al fine di ridurre il conflitto tra uomo e lupo.

L’Ente Aree protette dell’Appennino piemontese gestisce, quale ente strumentale della Regione Piemonte, il Parco naturale – Zona Speciale di Conservazione “Capanne di Marcarolo”, la Riserva del torrente Neirone e la Zona Speciale di Conservazione “Massiccio dell’Antola, Monte Carmo, Monte Legnà”, per un totale di 15.636 ettari.

Almo Nature s’impegna a donare circa 500g di pet food al giorno per ciascun cane per tutto il 2018, con forniture a cadenza trimestrale.

Le attività coinvolte in questa prima fase del progetto sono sei con quattordici cani da guardiania tutti di razza maremmano-abruzzese. Le aziende agricole “Sereta” di Fraconalto, “Garscei” di Voltaggio, “Punginelli” di Capanne di Marcarolo, “Franzoia” e “Signori” di Rocchetta Ligure e “Albareto” di Molare sono le beneficiarie della prima consegna di circa 900 kg di alimento secco.

“È necessario far capire che imbracciare i fucili non è una soluzione valida per proteggere il gregge dagli attacchi dei predatori. – spiega Camila Arza Garcia, responsabile dell’area aLmore di Almo Nature – Attraverso il nostro progetto “Farmers&Predators” ci schieriamo dalla parte del lupo e di tutti quegli allevatori che guardano alla biodiversità come una ricchezza da preservare e che, in quest’ottica, adottano un metodo naturale e alternativo di difesa del bestiame: l’impiego dei cani da guardiania. Vogliamo far passare il messaggio che è importante un nuovo patto degli umani con tutte le altre vite perché crescere nelle diversità e in armonia con la natura è un valore aggiunto per il territorio e per le attività agricole stesse”.