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Sopralluogo positivo, il centro islamico potrebbe trovare la nuova casa al Cristo
La moschea e il centro islamico in predicato di costruzione in via san Giovanni Bosco potrebbe spostarsi nella zona D3, soluzione che potrebbe andar bene a tutti. Win-win, dicono gli inglesi.
Vince il comitato ‘no moschea’ che si era opposto, anche con una petizione, al suo spostamento dal centro (via Verona) al quartiere residenziale. Vincono gli islamici che potrebbero costruire un centro nuovissimo punto di riferimento per tutta la provincia di Alessandria in tempi brevi. L’area in Pista è esondabile, quindi prima di nuovi interventi immobiliare è necessaria una messa in sicurezza delle sponde dei fiumi. La soluzione più veloce – già caldeggiata da Fabrizio Priano e dal Comitato – era quella di portare tutto altrove.
Paola Cosola (No centro islamico): “Un quartiere truffato, nessun dialogo col Comune”
“Non è una questione di razzismo: noi cittadini del quartiere dovevamo essere informati”. Paola Cosola, presidente del comitato spontaneo No Moschea Alessandria precisa che l’opposizione alla costruzione del nuovo centro islamico in via san Giovanni Bosco non c’entra proprio niente con religione e cultura diversa: “Abito in una via limitrofa dal 2000 e casualmente nel 2019 sono venuta a conoscenza della delibera della giunta Cuttica la quale approvava il passaggio di un terreno dalla chiesa ortodossa romena al centro islamico. Ci siamo costituiti in comitato e abbiamo raccolto le firme perché pensiamo che lì non sia un luogo idoneo ad Leggi
Nella zona industriale al Cristo, infatti.
Ma c’è anche un altro motivo che avrebbe convinto la comunità islamica al trasferimento: le vicine di casa. Femministe, trans, gay, lesbiche e il mondo arcobaleno della Casa delle Donne non sarebbero compatibili con il loro mondo e la loro confessione, già che sarebbe dovuta sorgere anche una scuola coranica per la formazione dei giovani.
E se il centro islamico fosse alla D3? Mozione Priano per l’Europista
ALESSANDRIA – L’esponente di Fratelli d’Italia, Fabrizio Priano ha presentato una mozione per scoprire le carte sull’affaire del nuovo centro islamiche che verrà costruito in via san Giovanni Bosco. L’insediamento del nuovo Centro Islamico in quella zona – si legge nel documento già presentato a fine agosto – potrebbe non essere ottimale per la gestione del traffico, anche perché la facilità di collegamento, di quella zona con la tangenziale e le autostrade, renderebbe quel Centro, un riferimento non solo per i fedeli della città di Alessandria, ma per quelli di un’area molto più vasta.In più previsioni del nuovo Piano di Leggi
Il sopralluogo al Cristo, invece, avrebbe soddisfatto tutti. Servirebbero altri soldi, circa 80 mila euro in più. Ma pare che per la comunità islamica alessandrina non sia un problema. ∎
Il Qatar finanzia il nuovo centro islamico ad Alessandria?
Il nuovo centro islamico che sorgerà ad Alessandria in via san Giovanni Bosco è finanziato dagli emiri del Qatar, gli stessi invischiati negli scandali europei? Anni fa l’allora presidente del consiglio comunale di Alessandria Emanuele Locci aveva mostrato un bonifico di 200 mila euro a favore dell’associazione dei musulmani di Alessandria. Soldi che sospetta Locci – arrivino direttamente dal Qatar, passando per l’Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia). Il progetto sarebbe molto più importante, come svelato nei Qatar Papers e riportato nel 2019 da alcuni giornali, da La Stampa di Torino ad altri più ideologicamente schierati. https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2019/04/03/news/un-fiume-di-soldi-dai-fratelli-musulmani-alle-moschee-d-italia-1.33692501/ https://www.tempi.it/svelati-tutti-i-pericolosi-finanziamenti-del-qatar-a-moschee-e-centri-islamici-in-italia/ L’intento sarebbe Leggi
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