Ponte Tiziano: quanto ancora manca ai lavori promessi?

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Sul Ponte Tiziano di Alessandria domina il silenzio: quello [produttivo] di un cantiere attivo ma anche quello di una informazione puntuale che purtroppo manca ormai da mesi.
Infatti dopo quattro mesi dall’incidente che ne ha determinato inizialmente la chiusura, il ponte è ancora lì: carico di interrogativi e, soprattutto, di tonnellate di cemento.
I new jersey, ciascuno del peso di 3600 kg, gravano su una struttura nata con limiti ben definiti, incapace di sostenere, a quanto pare, mezzi agricoli pesanti, figurarsi una pressione continua così spropositata.
A questo punto ci si chiede se chi abbia dato il via libera a un tale sovraccarico sia anche in grado di fornire delle tempistiche di inizio e fine lavori anche per far finire lo “stress” strutturale cui è sottoposto il ponte stesso.
L’amministrazione comunale di Alessandria sembra sparita dalla scena ormai da molte settimane e non abbiamo più notizie del cantiere del Ponte Tiziano
Nessun cartello, nessuna comunicazione, solo vuoti burocratici che seguono a promesse di intervento che ormai urgono e vengono sollecitate da più parti.
Intanto il Ponte Meier attende da ottobre 2016 il collaudo amministrativo che sembra [ormai] destinato a diventare un’utopia.
La città si trova con  una rete di ponti che abbisognano di vari interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria e una classe politica che si limita a tamponare le falle con dichiarazioni di facciata, sperando che i cittadini non se ne accorgano.
Quanto ancora deve sopportare Alessandria questa inerzia e mancanza di visione? 
La vicenda del ponte Tiziano non appare solo una struttura da riparare, ma sta diventando il simbolo di un’amministrazione che non riesce a mantenere le sue stesse promesse. Servono risposte, servono lavori concreti e servono ora.
Servono i fatti!
Perché i ponti, come la pazienza dei cittadini, non sono fatti per durare in eterno sotto un peso insostenibile.

Vanni CENETTA

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