Smistamento nel deserto? Partono i lavori, poi si vedrà

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landscape view of railway station during sunrise
Photo by Stefan Gabriel Naghi on Pexels.com
  • Presentato il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del nuovo terminal
  • Lancio del bando di gara per la redazione del Masterplan e della Variante Urbanistica a cura di FS Sistemi Urbani
  • Per gli esperti ferroviari lo smistamento di Alessandria può accontentarsi di diventare l’officina dei treni del Nord Italia
  • Orbassano e Domodossola, due esempi di cattedrali nel deserto create con soldi pubblici ma senza una progettualità che sostenga il business

Prosegue lo sviluppo del nuovo scalo di Alessandria. Oggi, infatti, è stato presentato il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del nuovo terminal – a cura di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS – che prevede la valorizzazione delle aree comprese nello scalo di Alessandria Smistamento. Contestualmente, FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo urbano del Gruppo FS, ha annunciato il lancio del bando di gara – che partirà il 5 marzo 2024 e si chiuderà il 3 giugno 2024 – per la redazione del Masterplan volto alla creazione di un hub intermodale e alla realizzazione di un polo di interscambio capace di gestire in forma coordinata e integrata i flussi delle diverse modalità di trasporto. Il tutto senza trascurare le tematiche relative alla sostenibilità ambientale e alla rigenerazione urbana.

C’era Matteo Salvini

Presenti all’evento Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Calogero Mauceri, Commissario Straordinario di Governo, Alberto Cirio, Giovanni Toti, Presidenti delle Regioni Piemonte e Liguria, Enrico Bussalino, Presidente della Provincia di Alessandria, Giorgio Abonante e Marco Bucci, Sindaci di Alessandria e Genova, Paolo Piacenza, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con i rappresentati del Gruppo FS Italiane Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani (società capofila del Polo Urbano), Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture) e Livio Ravera, Amministratore Delegato di Mercitalia Shunting & Terminal (società del Polo Logistica).

L’area oggetto di rigenerazione, che si estende per circa 1.000.000 mq, è di proprietà del Gruppo FS, in particolare di Mercitalia Logistics, di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia. L’area ospiterà lo scalo ferroviario innovativo e l’hub intermodale logistico.
Come da impegni presi con la firma del Protocollo di intesa, RFI ha redatto il progetto di fattibilità tecnico economica dello scalo ferroviario innovativo che sarà caratterizzato da: 3 gru a portale di movimentazione merci di 45 metri da 40 tonnellate che si muovono lungo 4 binari con un modulo di 750 metri, 2 corsie stradali per lo scorrimento dei Tir e 4 corsie di stoccaggio per i container.

Analogamente, con la firma del medesimo Protocollo di intesa, FS Sistemi Urbani ha assunto sia l’impegno a redigere il documento di due diligence patrimoniale sia le linee guida per la definizione del Masterplan dell’hub Intermodale entro dicembre 2024. L’hub è composto da un mix funzionale che comprende un’area di carico/scarico e stoccaggio merci, un’area produttiva ecologicamente attrezzata, un parco pubblico e un’area urbana comprensiva, a sua volta, da un mix funzionale di social/student housing, residenziale, terziario e commerciale.

Per perseguire tale obiettivo, FS Sistemi Urbani lancia il bando di gara per individuare un operatore economico interessato a sviluppare, un Masterplan, comprensivo di una proposta di variante urbanistica, nonché a supportare il Comune di Alessandria e le società del Gruppo FS nell’iter amministrativo. Nella fase di aggiudicazione, uno dei principali criteri di valutazione delle proposte sarà la sostenibilità ambientale.

Dalla teoria alla realtà

Questi i piani del Governo e delle Ferrovie che fanno i lavori. Lo smistamento potrebbe diventare moderno, funzionale, efficiente. Ma ci vogliono i player privati che vengano ad utilizzarlo. Perché l’alta velocità è a Tortona. Ci sono poi i collegamenti autostradali da fare.

Alcuni esperti del settore vedono nell’unica possibilità alessandrina quella di diventare una grande sede per riparazioni e al massimo per la formazione di personale – viaggiante e non – per i grandi gruppi ferroviari italiani Come Italo o TreNord.

La foto è di repertorio