I ‘Rimpalli’ di Teodoro Lorenzo: “I Grigi nel cuore, ma quante delusioni!”

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  • E’ uscito il libro in cui l’ex difensore grigio racconta anche la sua esperienza di quasi fine carriera

Prima calciatore, poi avvocato e scrittore. Teodoro ‘Rino’ Lorenzo, difensore dei Grigi negli Anni ’80 oggi è un avvocato affermato in quel di Torino, ma anche uno scrittore. Il suo ultimo libro uscito recentemente è ‘Rimpalli’, in cui racconta soddisfazioni e delusioni del pallone, “Un amore non corrisposto”, confida.

A un anno dalla pensione, l’ex calciatore dell’Alessandria Calcio dell’era Calleri ha voluto raccontare in quest’ultimo libro vari argomenti, molto calcistici: “E’ un libro ‘multistrato’, in cui imprimo le mie considerazioni sul calcio di una volta e il calcio di oggi. Sula città di Torino e sull’Alessandria Calcio. Dall’oratorio al professionismo, fino alla decisione di chiudere molto presto con il pallone”. E’ più di un saggio, più di una biografia.

Lorenzo appese le scarpette al chiodo a 26 anni, dopo infortuni gravi e delusioni. “A 17 anni mi sono fratturato il femore, un incidente raro nel gioco. Nella stagione calcistica nell’85/86 ho sfiorato la promozione ma mi venne annullato un gol regolarissimo contro l’Entella. Mi sono ritrovato in un vicolo cieco, tra infortuni e delusioni. Così nell’anno della laurea decisi per un’altra carriera”.

Il cambio non fu senza sofferenza: “Il calcio non è il mondo così dorato come si vede, o almeno non lo era alla mia epoca – racconta Lorenzo – Suggerisco ai giovani di non abbandonare gli studi e di andarci con cautela e stare attenti ai falsi miti”

“QUANDO COLPISCI BENE, IL PALLONE SUONA, ti rimanda come un’eco di tamburo”.

Teodoro Lorenzo, da ‘Rimpalli’, Voglino Editrice,

Grigi di ieri e di oggi

L’avvocato Lorenzo non ha smesso di seguire le vicende calcistiche dell’Alessandria Calcio: “Una storia che si ripete, dopo un’era con un presidente solido, un periodo meno buono, per non dire catastrofico. Successe anche ai miei tempi, speriamo non sia più così. Dispiace ma resto sempre tifoso, del Moccagatta ho un ricordo eccezionale, anche se non ci passo molto spesso. Attendo la prossima convocazione nella partita delle vecchie glorie”.

“Il calcio ad Alessandria fa parte della città: ne è
intimamente connesso.
I grigi sono conosciuti in tutto il mondo. Al Moccagatta si sono scritte pagine memorabili di questo
sport.
Quello stadio, almeno quando l’ho conosciuto
io, aveva qualcosa di mistico, non era semplicemente una struttura architettonica.
I sedili della tribuna erano di legno. Gli spalti
non avevano soluzione di continuità e formavano
una meravigliosa ellisse. Il terreno di gioco era a perfetta schiena d’asino.
Quando sono entrato negli spogliatoi per la prima volta mi sono venuti i brividi a pensare che su
quelle panche, di legno anch’esse, si erano seduti i
migliori giocatori del mondo, Pelè compreso; giocatori che avevano fatto la storia del calcio, e che per
salire sul campo avevano percorso lo stesso sottopassaggio che avrei percorso anch’io”.

Teodoro Lorenzo, da ‘Rimpalli’, Voglino Editrice,