Italo-colombiano arrestato dopo un’aggressione al Cristo

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Latitante dopo una rapina, ritorna in Alessandria e aggredisce un uomo: la Polizia di Stato sottopone a fermo un cittadino italiano di origini colombiane

Il 30 ottobre scorso la Squadra Mobile di Alessandria ha dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Alessandria a carico di un cittadino italiano, di origini colombiane, ritenuto responsabile di una rapina pluriaggravata in concorso avvenuta il 2 luglio scorso.

In tale circostanza le Volanti della Questura di Alessandria e la Squadra Mobile erano intervenute a seguito della richiesta di aiuto di un cittadino marocchino, colpito con due fendenti alla coscia dopo un “appuntamento trappola” in un’abitazione del quartiere “Cristo”. Giunto nell’abitazione su invito di una sua conoscente – o così credeva – l’uomo era stato aggredito da tre uomini, che lo avevano ferito e rapinato degli oggetti che aveva con sé.

Il malcapitato, che nella colluttazione era rimasto senza maglia, era stato poi fatto uscire in strada – ad ulteriore umiliazione – con una maglia da donna rosa, con l’immagine di un celebre cartone Disney.

Gli immediati accertamenti avevano subito portato ad identificare due degli autori del grave fatto delittuoso. In particolare uno di questi risultava essere un cittadino italiano, di origini colombiane, ben noto alla Squadra Mobile in quanto gravato da numerosi pregiudizi penali e di polizia a partire dal 2004, con arresti e denunce per due tentati omicidi, rapine, numerose evasioni ed estorsione. L’uomo, peraltro, era già stato arrestato nel settembre 2022 dalla Squadra Mobile per la detenzione di una pistola provento di rapina e per i gravi maltrattamenti in danno della compagna: proprio per tali fatti l’uomo era stato condannato e collocato in detenzione domiciliare.

Detenzione domiciliare da cui, però, il giovane era evaso proprio due giorni prima della rapina, spaccando il braccialetto elettronico che gli era stato applicato.

L’uomo dopo la rapina era riuscito a fuggire dall’Italia, riparando in Spagna fino alla fine di ottobre, quando faceva ritorno in Alessandria, rendendosi subito responsabile di una grave aggressione in via Norberto Rosa, in danno di un suo conoscente che aveva fatto salire sulla propria auto con la scusa di un passaggio. La giovane vittima, tuttavia, compreso che qualcosa non andava, scendeva dall’auto e tentava di fuggire, venendo però raggiunto dall’indagato che lo colpiva – anche mentre si trovava a terra – con calci e pugni, provocando la frattura del cranio e un’emorragia cerebrale.

Alla luce dei gravissimi elementi raccolti e la pericolosità sociale del soggetto la Procura della Repubblica di Alessandria emetteva un decreto di fermo di indiziato di delitto. L’uomo veniva rintracciato dopo poche ore in Piazza Maino, nella frazione di Spinetta Marengo, dopo un lungo pedinamento di un’autovettura ritenuta in uso ad un soggetto a lui vicino.

Al momento del controllo l’uomo – accortosi della presenza degli operatori della Squadra Mobile – metteva la mano all’interno dei pantaloni, con un movimento che palesava la possibile detenzione di un’arma da fuoco; dopo una breve colluttazione con gli operanti intervenuti l’indagato si dava ad una rocambolesca fuga scavalcando la recinzione ferroviaria e diverse mura di cinta, ma veniva individuato, grazie allo sforzo congiunto delle molteplici pattuglie della Squadra Mobile, nascosto in un magazzino di via Levata e così sottoposto a fermo.

Nei suoi confronti, dopo la convalida del fermo, è stata applicata la custodia cautelare in carcere.