Cinture di sicurezza: come funzionano e perché servono

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

Le cinture di sicurezza sono tra i dispositivi più importanti e indispensabili per la salvaguardia della sicurezza in auto. Sono anche detti passivi, ovvero oggetti che intervengono in modo statico durante un eventuale incidente, per evitare o ridurre lesioni. Lo scopo di questo meccanismo è, in caso di urto, quello di tenere il corpo di chi è seduto il più attaccato possibile al sedile, evitando l’impatto con tutto ciò che ci si può trovare davanti. Le cinture, inoltre, servono a tenere il corpo dell’occupante nella posizione più corretta, in modo da dissipare in modo più efficiente la violenza dell’impatto.

Storia delle cinture di sicurezza

Nonostante oggi siamo abituati a trovare cinture di sicurezza su tutte le vetture in circolazione, in pochi sanno che la storia di questi dispositivi è stata per molto tempo incerta e per niente scontata. Sono stati infatti inventati nel 1903 dal canadese Gustave Desirè Lebeau, con il nome di bretelle di sicurezza. I primi prototipi, tuttavia non ebbero un grandissimo successo, infatti, essendo in cuoio tendevano a soffocare l’automobilista e finirono con l’essere accantonati quasi immediatamente. La prima vettura ad avere di serie le prime cinture di sicurezza fu nel 1948 la Tucker Torpedo, ma sfortunatamente nonostante le grandi innovazioni che quest’auto offriva, la fabbrica fu chiusa e le cinture ancora una volta messe da parte. Perché questi dispositivi iniziassero a essere utilizzati in modo più diffuso, bisogna aspettare il 1957, quando, dopo essere stati introdotti su alcune auto da corsa, iniziarono a essere prodotte le prime auto che li avevano in dotazione. Da qui in poi la storia delle cinture si lega sempre più in modo indissolubile al mondo delle automobili, fino a diventare obbligatorie in Italia il 14 aprile del 2006. L’obbligatorietà di questi dispositivi è infatti disciplinata dalla legge Italiana; sono previste conseguenze anche molto serie per chi trasgredisce queste disposizioni. Chiunque viene trovato alla guida del proprio veicolo senza cintura deve subire la decurtazione di cinque punti della patente e una multa che va dagli 80 a 313 euro; inoltre, se si viene ritrovati entro il biennio successivo alla prima sanzione, nuovamente senza questo dispositivo di sicurezza, si può arrivare sino alla sospensione della patente.

Tipi di cinture

Oggi esistono sul mercano diverse cinture di sicurezza a norma di legge:

  • Sub addominale: fascia solo il bacino e si sorregge a due punti di ancoraggio, si trova solitamente nel sedile posteriore, nella seduta centrale.
  • A tre punti: la tipologia più diffusa oggi è costituita da un nastro che solitamente fascia il bacino e il torace.
  • A bretella: composta da una cintura sub addominale unita a due cinghie. Oggi viene usata principalmente su vetture sportive da competizione o per il trasporto di soggetti con particolari problematiche.

Negli ultimi anni sono state sviluppate, inoltre, delle cinture con degli airbag incorporati che, aiutano a ridurre le sollecitazioni laterali, soprattutto per i passeggeri posteriori che solitamente sono sprovvisti di airbag incorporati.

Le cinture si compongono da diverse parti:

  • Cinghie: dei nastri che servono a tenere fermi i corpi degli occupanti. Normalmente sono costruiti con materiali sintetici, in grado di resistere a tagli e scalfitture.
  • Riavvolgitore: strumento in grado di riavvolgere la cinghia e bloccarla in caso di incidente, frenata brusca o accelerazione.
  • Regolatore: dispositivo che permette di regolare la cintura in altezza, per risultare comoda a persone di stature diverse.
  • Ancoraggi: punti di attacco sul veicolo.
  • Anello oscillante: oggetto generalmente in metallo che attaccato all’ancoraggio, permette il movimento della cinghia.
  • Fibbia di chiusura: meccanismo che serve ad allacciare e slacciare la cintura al punto di ancoraggio.
  • Pretensionatore: un dispositivo che può essere in materiale pirotecnico o meccanico, al momento dell’impatto riavvolge la cintura tirando la fibbia, in modo da stringere il corpo dell’ospite al sedile per garantire la corretta posizione al momento dell’impatto.

Le cinture di sicurezza sono dispositivi che, dalla loro introduzione si trovano su ogni vettura e insieme ad altri strumenti concorrono per salvare la vita in caso di bisogno. Oggi, infatti, le auto hanno dotazioni che, via via che vengono introdotte rendono la guida sempre più sicura. Se si vuole risultare sempre all’avanguardia sulla sicurezza, il modo migliore è probabilmente scegliere auto noleggio lungo termine senza anticipo. Portali come movenzia.com mettono a disposizione un ampio catalogo di vetture che affiancano alle già citate cinture numerose dotazioni e assistenti di guida avanzati.