Benzinai in sciopero, perché lo fanno (e quando)

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“Protestiamo contro il nuovo, inutile, obbligo di legge a carico dei gestori, che ci obbligherà a pubblicare cartelli indicanti il prezzo medio regionale del carburante, nonostante già da anni operiamo in completa trasparenza – commenta il presidente provinciale FIGISC (gestori impianti stradali) Confcommercio Massimo Cabella in merito allo sciopero nazionale degli impianti di carburante su strade e autostrade dalla sera dalla sera di martedì 24 gennaio alla sera di giovedì 26 gennaio – ma anche perché non vogliamo più essere bersaglio di una campagna diffamatoria che ci presenta come i responsabili degli aumenti dei costi del carburante che sono decisi dal Governo”.

“Ricordiamo che le politiche di prezzo al pubblico non sono imputabili ai gestori, il cui margine medio (3 cent al litro) rimane invariato a prescindere dal prezzo finale al consumatore – aggiunge Massimo Cabella – in questo senso gestori e consumatori sono entrambi vittime delle medesime logiche che portano agli aumenti dei prezzi e, nonostante i numerosi incontri tra le nostre rappresentanze ed il Governo, le nostre richieste sono rimaste inascoltate.

LE RAGIONI DELLA PROTESTA

Questi i punti e le ragioni della protesta che Figisc Confcommercio, insieme alle altre sigle sindacali, sostiene e che verranno discussi questa sera, lunedì 23 gennaio alle ore 21 presso la sede di via Modena 29 in un’assemblea convocata con i gestori locali:

  • per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria dei benzinai, che è stata coperta di fango a seguito degli aumenti decisi dal Governo;
  • per ricordare a tutti che le politiche di prezzo al pubblico non sono imputabili ai gestori, il cui margine medio (3 cent al litro) rimane invariato a prescindere dal prezzo finale al consumatore
  • per dire no ai nuovi, inutili, obbligo di legge a carico dei gestori, che già da anni operano in completa trasparenza;
  • per impedire che il prezzo dei carburanti torni a salire contro gestori e consumatori, in assenza di politiche di riforma e razionalizzazione del settore;
  • contro il rischio di una nuova campagna di criminalizzazione dei gestori che nascondano le vere inefficienze e lo spazio debordante della criminalità.

DETTAGLI DELLO SCIOPERO

Lo sciopero è proclamato:

– dalle 19 di martedì 24 gennaio alle 19 di giovedì 26 gennaio per la viabilità ordinaria;

– dalle 22 di martedì 24 gennaio alle 22 di giovedì 26 gennaio in autostrada.

(foto di repertorio)