L’ingresso in Eurozona della Croazia : significati e aspettative 

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Con il 1 gennaio, esattamente dieci anni dopo il suo ingresso in Europa, la Croazia entra nell’area Schengen e nell’area Euro.

Un iter quello per l adozione della moneta Europea iniziato nel lontano 2017 per arrivare alla firma, nel settembre 2021 del memorandum d’intesa con la Commissione e i vari Stati membri dell’Eurozona per coniare la nuova moneta. 

Di pari passo si e proceduto al passaggio nell’area Schengen, con l abolizione dei controlli alle frontiere. sia quelli terrestri con Slovenia e Ungheria, sia quelli marittimi con l’Italia, con una velocizzazione e facilitazione degli scambi commerciali. 

Sul piano della sicurezza, la Croazia ora diventa il Paese della frontiera esterna Ue con il confine più esteso, circa 1350 chilometri. In un’area colpita dai flussi migratori e dal passaggio per chi vuole entrare in Ue, i confini croati ora assumono particolare rilevanza, perché il passaggio verso gli altri Paesi già Schengen sarà, almeno al momento, completamente libero.

Per Ursula von der Layen “Zagabria deve essere orgogliosa di questo traguardo “perché “riuscirà ad attrarre più investimenti, si creeranno nuovi posti di lavoro, crescerà l’economia, e potrebbe anche diventare un hub energetico europeo per fonti rinnovabili”.

Un ingresso quello della Croazia che anche un modo per mostrare ai Paesi dei Balcani che vogliono far parte del sistema Europeo che il processo è possibile e non necessariamente molto lungo.

Un interesse, quello per i nuovi ingressi, confermato anche dal vertice di Tirana e importante soprattutto in una fase in cui la guerra in Ucraina ha riportato in Europa tensioni belliche e strategiche che, specialmente nei Balcani, rischiano di rianimare divisioni pericolose e mai definitivamente sopite.

Dr. Ugo Carlo Gervasi
VICEPRESIDENTE INTERNACIONAL DEL PIHD EMBAJADOR EXTRAORDINARIO Y PLENIPOTENCIARIO EN LA UNION EUROPEA