Alessandria – Ieri, 30 giugno, l’UDC di Alessandria ha affrontato il nodo più difficile: la discussione sui risultati elettorali. Si sono, infatti, ritrovati i componenti del Comitato e alcuni membri della lista alle amministrative per incrociare analisi e riflessioni.
“Il risultato è da tenere in considerazione soprattutto per il futuro – spiega il commissario provinciale Piercarlo Fabbio che ha raccolto opinioni e approfondimenti dei presenti – la mancanza di un consigliere comunale di riferimento ci obbligherà a meglio acquisire informazioni e notizie non essendo troppo vincolati dal palazzo; soprattutto non possiamo continuare nella narrazione di errori o insufficienze sul piano elettorale, perché quello che interessa è il versante politico e la mera misurazione del consenso non aiuta a crescere, cosa di cui invece l’UDC in Alessandria ha bisogno. E per crescere bisogna vivere i problemi dei concittadini, trovando soluzioni sostenibili che la cosa pubblica potrà risolvere”.
La quarta gamba del centrodestra, dunque, si appresta a non perdere l’esperienza maturata e investe sul futuro. Nei mesi estivi, da sempre caratterizzati da ritmi più blandi per la politica locale, si svolgerà la “summer school”, non solo dedicata a coloro che ritengono di fare cammino comune nell’UDC, ma anche a chi intende esaminare temi di interesse cittadino o provinciale legati all’ambiente, al lavoro, alla salute, all’economia, alla cultura.
L’organizzazione formativa del partito si è, così, messa in moto e in capo a qualche giorno presenterà un programma di incontri specifico.
In aggiunta l’UDC dovrà prendere l’iniziativa di costruire una comunità, una famiglia politica in Alessandria, che parta dalle precedenti esperienze e tenda ad interessare un più ampio panorama di persone e di operatori politici.
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