Doppio impegno a Ricaldone e Bistagno per la “strega” Massone

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

monica massone

Dopo oltre 20 repliche in altrettante località del Piemonte e giunti al secondo anno di rappresentazione, RETE TEATRI Casagrassi Quizzy, progetto di valorizzazione ed incremento degli spettacoli dal vivo in comuni di piccola e media dimensione, presenta in due serate e location diverse

“STREGHE” UNA STORIA di TERRORE, VIOLENZA e POTERE in Valle Bormida

in scena Paolo La Farina, Monica Massone, Michela Marenco
Brani musicali eseguiti dal Maestro Benedetto Spingardi
Ricerche storiche di Adolfo Francia, Antonio Visconti e Leonello Oliveri

26 marzo 2022 Ricaldone (AL) – ore 21.00 Teatro Umberto I
27 marzo 2022 Pasturana (AL) – ore 17.00 Salone Soms

La storia si svolge a Spigno, attuale Spigno Monferrato (AL) in Valle Bormida, nell’entroterra savonese, al confine tra Piemonte e Liguria. Siamo nel 1631/32. Il Marchesato di Spigno è amministrato dalla famiglia Asinari Del Carretto. La Valle Bormida, importante via di collegamento con il mare, è terreno di scontro delle superpotenze del tempo, francesi, spagnoli, il Sacro Romano Impero, la Chiesa, i Savoia e la Repubblica di Genova.
Nel 1631 la peste miete vittime e diffonde paura e miseria tra la popolazione. I poteri forti, chiesa e stato hanno necessità di tenere a freno il popolo esausto. E’ facile convincere il popolino ad attribuire la colpa di tutto al demonio. Le streghe, sue adepte, sono l’ideale nemico su cui puntare il dito.
La caccia alle streghe darà luogo, a Spigno, ad un lungo processo inquisitorio che vedrà 15 persone accusate di stregoneria e responsabili di morti e della diffusione del contagio. Tra arresti, interrogatori e torture il processo si protrae per diversi mesi. Chiesa e Stato hanno necessità di affermare la loro indipendenza sul territorio. Ne nasce una contrapposizione tra la Giustizia di Stato e la Giustizia di Chiesa, che coinvolge le più alte cariche ecclesiastiche. Avrà come tragico epilogo la morte di tutti gli imputati in circostanze poco chiare senza una sentenza del tribunale.
La vicenda è rimasta sconosciuta fino al 1992, anno della riscoperta del carteggio nell’archivio vescovile di Savona da parte degli storici Adolfo Francia, Leonello Oliveri e Antonio Visconti.

LO SPETTACOLO
La rappresentazione scenica è affidata a Monica Massone nella veste di una delle accusate e a Paolo La Farina nella parte dell’Inquisitore. Michela Marenco rappresenta la voce popolare dell’accusa.
Il maestro Benedetto Spingardi eseguirà dal vivo alcuni brani musicali dello spettacolo.
Attraverso una serie di monologhi e dialoghi, si mettono in luce gli aspetti immutevoli nel tempo della natura umana e della gestione del potere, sempre alla ricerca del diverso, del più debole da identificare come nemico.
Attraverso l’uso di efficaci effetti multimediali, ed effetti scenografici si crea una situazione di forte impatto emotivo.

Ingresso: € 13.00 – E’ obbligatorio presentare il GreenPass all’ingresso.

Produzione ReteTeatriwww.rete-teatri.it – gestione@rete-teatri.it

Prenotazioni: gestione@rete-teatri.it  – Patrizia Velardi  3489117837 – Monica Massone 3484024894