Gli abitanti dei sobborghi del Comune di Alessandria sono complessivamente soddisfatti del servizio di raccolta rifiuti effettuato da Amag Ambiente, e la raccolta ‘porta a porta’ dei rifiuti piace più di quella ‘stradale’, con i tradizionali cassonetti, sia pur differenziati. Il sondaggio telefonico realizzato direttamente da Amag Ambiente (800 utenti del servizio raccolta rifiuti, nel periodo compreso fra ottobre e dicembre 2018) ha dofferto complessivamente dei buoni risultati per l’azienda. “E’ stato un sondaggio-test che abbiamo svolto con una risorsa interna dedicata – spiega l’ing. Fiorenzo Borlasta, amministratore unico di Amag Ambiente -, in maniera molto rigorosa. E da cui abbiamo tratto indicazioni importanti, che ci stanno consentendo di mettere a punto una serie di accorgimenti, magari piccoli ma comunque rilevanti, finalizzati a migliorare ulteriormente la qualità del servizio. Che peraltro, nei sobborghi, raggiunge livelli di customer satisfaction assolutamente significativi”.
Serena Trentin, responsabile Qualità di Amag Ambiente che ha coordinato la ‘somministrazione’ del questionario – che in 3 sobborghi, ossia Castelceriolo, Lobbi e San Giuliano Nuovo esiste il ‘porta a porta’, mentre negli altri sobborghi la raccolta è ancora di tipo stradale. E’ emerso che la soddisfazione nei confronti dell’operato del nostro personale ‘sul campo’ nei sobborghi è mediamente molto alto (gli insoddisfatti sono poco più dell’1%), mentre qualche criticità in più emerge sulla tempistica di intervento. Lì c’è un 11,88% di poco soddisfatti, e un 13,13% di non soddisfatti. “Ma siamo già al lavoro per fare in modo che i soddisfatti passino dal 75% al 100%, o quasi”.
Particolarmente rilevante poi l’apprezzamento per il ‘porta a porta’: “Nei tre sobborghi dove già viene messa in pratica la raccolta al singolo domicilio, il livello di apprezzamento è molto elevato. Non solo: la netta maggioranza di chi oggi non ha il ‘porta a porta’ dichiara che lo preferirebbe alla raccolta stradale. Da tecnico, mi sento di dire che non esiste la metodologia perfetta e migliore in assoluto: tutto va rapportato alle esigenze dei cittadini, agli obiettivi dell’azienda, e anche alla morfologia del territorio. I cassonetti nelle strade del centro, per fare un esempio, mi pare evidente che non siano soluzione adeguata. Al contempo però oggi esistono formule di raccolta stradale molto evolute, con cassonetti ‘intelligenti’, ad utilizzo personalizzato tramite scheda e codice: il che consente peraltro di misurare i consumi dei singoli nuclei famigliari, e di muoversi nella direzione di una tariffa ‘puntuale’, ossia appunto a consumo”.
Se la qualità dei servizi erogati nei sobborghi è comunque oggi apprezzata, è importante rilevare che non è sempre stato così: per circa i 3/4 del campione le prestazioni fornite dal personale di Amag Ambiente nei sobborghi è migliorata negli ultimi 12 mesi, e questo ovviamente è motivo di soddisfazione: “Significa – sottolinea Borlasta – che il nostro modus operandi sta andando nella giusta direzione. Ma non possiamo fermarci, o sederci sugli allori: dobbiamo rimboccarci le maniche ed insistere, per migliorare ancora”.
In merito poi alla ‘criticità per eccellenza’, ossia al cosiddetto ‘fuori cassonetto’, l’ing. Borlasta non ha dubbi: “E’ un problema che stiamo affrontando con metodi drastici, ossia tre squadre che girano costantemente in città e nei sobborghi, intervenendo tempestivamente là dove riceviamo segnalazioni, ma anche con metodo su tutto il territorio. Esiste però chiaramente anche un problema di cultura di rispetto dell’ambiente, e del prossimo, che non possiamo imporre per decreto: fondamentale è che i cittadini comprendano che la città e gli spazi pubblici sono di tutti noi, e che ognuno deve fare la sua parte per tenerli in ordine”.
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