Innanzitutto abbassiamo i toni. Palazzo Rosso non vuol sentir parlare di disastro o macelleria sociale, termini allarmanti o allarmistici usati dai sindacati alla paventata ipotesi di un taglio di 500 ore alla settimana del servizio mensa.
L’Amministrazione Comunale di Alessandria, a seguito dell’aggiudicazione della gara d’appalto per le mense scolastiche esprime perplessità per la strumentalizzazione in corso da parte delle forze sindacali e di alcune forze politiche.
Il Comune ribadisce che il bando conteneva tutte le tutele consentite dalla Legge e dal Codice degli Appalti e sottolinea è analogo a quello di Valenza, città che con Alessandria condivideva il servizio erogato dall’azienda Aristor.
Ricorda che, stando ai bandi, parte del personale dovrà essere assunto dalle aziende affidatarie di Alessandria e di Valenza.
L’invito è alle forze sindacali e alle due aziende affidatarie ad operare nell’interesse dei lavoratori e degli utenti.
Non tanto tra le righe da piazza della Libertà si chiede che anche la Città dell’Oro si faccia parte attiva a questa situazione, “tutela dei lavoratori coinvolti”.
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