Scappatoie per aggirare il proibizionismo del gioco. Slot illegali e pendolari della macchinetta

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Apparecchi “estranei” al circuito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che funzionano attraverso il collegamento a internet, o trasformabili da “giochi passatempo” a giochi d’azzardo: è quanto è stato proposto a numerosi esercenti nelle province di Alessandria, Asti e Novara, “presi d’assalto” da alcuni operatori commerciali dopo l’applicazione della nuova legge regionale piemontese. E’ quanto denuncia in una nota l’associazione Astro, che – si legge in una nota – “ha predisposto una informativa corredata da foto e documentazione, che entro la giornata odierna sarà inoltrata alla Direzione Centrale Giochi della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.

Altro effetto della nuova normativa regionale – che da novembre dello scorso anno ha imposto lo spegnimento delle slot sotto “distanziometro” dai luoghi sensibili – è un incremento dei “volumi di gioco del 30%” nei locali lombardi confinanti con il Piemonte “a seguito della migrazione dei giocatori”. Contestualmente – fa sapere la lobby del gioco, ma non è comunque verificato a pieno – volume di affari dei bar piemontesi relativamente alla somministrazione di caffè-bevande-cibi è calato del 30% rispetto al mese di ottobre”.

Infine decine di imprese iscritte all’associazione hanno “segnalato l’imminente avvio di procedure di dismissione di personale e di rami aziendali”. Astro ha deciso di avviare “ulteriori iniziative di coinvolgimento delle Istituzioni competenti a gestire le crisi aziendali e occupazionali” e chiede dunque ai propri iscritti di inviare delle autocertificazioni in cui si indichino le situazioni di criticità, con cui l’associazione “documenterà lo stato di crisi del comparto e solleciterà le Istituzioni regionali per la promozione di tutte le iniziative collettive in grado di affiancare le singole aziende”.