Sul patrimonio artistico, frecciatine e incomprensioni tra Musei e Comune

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Il sindaco, in qualità di assessore alla cultura, ha sempre specificato che fin dall’inizio la valorizzazione delle opere d’arte e del patrimonio culturale alessandrino rientrava nei suoi primi obiettivi. Ecco perché recentemente è stato chiesto a Vittorio Sgarbi di curare il catalogo ‘definitivo’. In un articolo di AlessandriaNews si cercava di far luce sull’inventario delle opere, che il presidente dei musei ha richiesto, ma non arriva. La risposta di Cuttica non convince: “Il Comune di Alessandria ha un patrimonio culturale e artistico ‘mobile’ (???)’ Ci spieghi, alcuni pezzi vanno in prestito, ma rimangono comunque di proprietà comunale… Nel tempo sono state fatte acquisizioni, e allora?

Ma non è un album di figurine che chiunque può chiedere di sfogliare quando vuole: anche se stiamo pensando a nuove forme di divulgazione. E perché no? Perché come in tante realtà, non è tutto online per mostrare le opere a tutto il mondo? E poi, ‘l’album di figurine era stato chiesto da Antoni che è presidente dei musei, non (con tutto rispetto) dal venditore di caldarroste dei giardini.

«Mi è arrivata l’eco — continua ancora il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliascodi recenti strumentalizzazioni e polemiche che lasciano il tempo che trovano. La verità è che il nostro patrimonio artistico è stato inventariato più volte nel tempo: cito ad esempio lo splendido volume, datato fine anni Ottanta, edito a cura della Cassa di Risparmio di Alessandria, in cui una serie di esperti d’arte di indiscusso valore analizzano i ‘pezzi forti’ delle nostre collezioni. Ma anche durante gli anni dell’amministrazione Calvo (1993-2002), che mi videro impegnato in prima linea come assessore alla Cultura, si fece un aggiornamento dell’inventario, ulteriormente aggiornato nel periodo della Giunta Scagni, con l’allora Direttore dr. Giulio Massobrio; inventario che dinamicamente si adegua in relazione al patrimonio culturale e artistico che nel tempo si è progressivamente arricchito». Benissimo, ma allora perché questi inventari non sono stati consegnati alla richiedente? Perché le sono state date le stesse informazioni che adesso il primo cittadino si vede in dovere di precisare?

«Grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria — sottolinea il Sindaco — Vittorio Sgarbi e il suo staff di esperti sono già al lavoro, e presto verrà alla luce e alle stampe il Catalogo delle Collezioni Civiche, preludio al riordino di tutto il sistema museale alessandrino. Si prevede infatti la riunificazione nell’unica sede del complesso dell’ex convento di San Francesco, la cui ristrutturazione è già avviata con l’utilizzo dei fondi POR FESRF. Abbiamo affidato un incarico alle Università di Firenze e di Pavia per individuare i percorsi espositivi più efficaci per la valorizzazione delle nostre opere».

Cuttica affonda gli ultimi paletti, come per mandare a dire di non allargarsi troppo: “Fondamentale, in questo iter, il ruolo di CulturAle – Costruire Insieme, presieduta da Cristina Antoni La nostra azienda speciale multiservizi però, vorrei fosse chiaro — conclude il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco — non ha compiti di ‘custodia’ del patrimonio artistico, ma si occupa invece, tra le attività affidate con il contratto di servizio, della valorizzazione delle nostre opere attraverso la progettazione e la gestione di iniziative ad hoc: mostre, esposizioni, progetti culturali, promozione, oltre ovviamente a gestire le Sale d’Arte, e il Marengo Museum, in convenzione con la Provincia di Alessandria».