Le femministe occupano l’ex Monserrato e aprono la Casa delle Donne

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

Sulla pagina facebook hanno subito marcato l’indirizzo: piazzetta Monserrato 1,  ovvero l’ex asilo gestito dalle suore. Chiuso da tempo, è stato riaperto, o meglio forzato per farlo diventare ciò che il collettivo Non Una d Meno aveva pensato di fare: la Casa delle Donne.
Le femministe alessandrine dopo aver sondato la disponibilità comunale – forti di tremila firme popolari – hanno deciso di non rinunciare, e in tempi brevi sono passate all’azione.

Il luogo è di proprietà della Chiesa, simbolo della città, in cui tanti di noi sono cresciuti, che rischiava di diventare l’ennesimo spazio lasciato all’abbandono, rispetto al quale rinnoviamo all’amministrazione l’invito alla mediazione con la proprietà perché diventi la Casa delle Donne.

Assessori e consiglieri comunali della maggioranza non l’hanno presa benissimo:

Carmine Passalacqua: Sabato 9 Giugno 2018 Alessandria……vergognose immagini dell’occupazione forzata dell’ex Asilo “Monserrato”…… 200 anni di storia……donazione di S. M. Re Carlo Alberto, come recita la piccola lapide sull’ingresso…. Ed ecco un gruppo di fanatiche donne sinistre che entrano, portano sedie, palco, microfoni, attrezzature…. Naturalmente luce, acqua, gas saranno a carico della Città….. Ovvio…. Loro si insediano e noi paghiamo per dar spazi di divertimento e politica, mascherati con pie intenzioni sulla difesa del genere femminile. Altro esempio di vergognosa prepotenza che si perpetua 👿

Paolo Borasio: L’occupazione abusiva di una proprietà privata trasforma qualunque pretesa, anche legittima, in illegittima. Chi occupa ha sempre torto. #sapevatelo

Giovan Barosini: Provo grave imbarazzo nei confronti di quelle associazioni, gruppi di Cittadini, movimenti, comitati spontanei e non…  CHE DA MESI o anche ANNI cercano, chiedono (rispettando i previsti iter procedurali e regole!) UNO SPAZIO per potersi liberamente incontrare e vivere la loro specifica attività.
Provo disagio. Ed irritazione. Per ora non aggiungo altro.