
Alessandria si trova nuovamente al centro di una questione finanziaria che potrebbe configurarsi come danno erariale.
Il consigliere comunale Emanuele Locci ha presentato un’interpellanza per fare chiarezza sui sei milioni di euro che AMAG vantava come credito da Alegas, ora controllata al 98% da IREN.
Invece di pretendere l’intera somma, il consiglio di amministrazione di AMAG ha optato per un accordo a ribasso, riducendo l’importo a 4 milioni e incassandone solo 2, mentre gli altri 2 milioni sono stati abbonati per compensare un presunto debito tra AMAG Reti Idriche e Alegas, operazione che secondo Locci non sarebbe legittima poiché si tratta di crediti e debiti di natura diversa.
La vicenda si complica ulteriormente con il coinvolgimento dell’amministratore delegato di AMAG, Rava, che avrebbe negoziato un accordo inferiore alle indicazioni del consiglio, rinunciando a somme che avrebbero dovuto essere incassate integralmente.
Il consigliere sostiene che questa operazione debba essere segnalata alla Corte dei Conti per verificare se si configuri un danno erariale.
Intanto, AMAG ha acquistato spazi pubblicitari per difendere la propria posizione, un’azione che Locci giudica come una minaccia implicita a chi contesta la gestione dell’azienda.
È pagata con soldi pubblici.
La raccolta porta a porta è un altro nodo critico della gestione AMAG.
L’amministrazione comunale aveva annunciato l’intenzione di estendere il servizio a tutta la città, salvo poi ridimensionare il progetto per motivi economici.
Tuttavia, l’AMAG Ambiente ora richiede un pagamento aggiuntivo agli amministratori di condominio per l’esposizione dei cassonetti, un servizio che p precedentemente era incluso nella tariffa .
Secondo Locci, questa manovra crea disparità tra cittadini e impone costi aggiuntivi ingiustificati, con il rischio di un doppio pagamento da parte degli utenti.
Inoltre, la gara per la gestione della raccolta dei rifiuti, annunciata oltre un anno fa, non è ancora stata bandita, lasciando l’intero settore in una situazione di incertezza gestionale che penalizza i cittadini.
Anche la gestione dei cimiteri solleva interrogativi.
Il project financing con la società incaricata della manutenzione non è stato rispettato, con investimenti promessi ma mai realizzati.
Solo la parte degli incassi sembra essere stata curata, mentre il degrado delle strutture continua a essere segnalato dai cittadini.
Il Comune ha avviato le procedure per revocare la concessione, ma il futuro della gestione rimane incerto.
Locci suggerisce di affidare il servizio direttamente ad AMAG, che potrebbe anche gestire altri settori strategici come i parcheggi, garantendo un controllo pubblico e una gestione più trasparente delle risorse e soprattutto un flusso di denaro fresco.
Resta da vedere se l’amministrazione comunale prenderà in considerazione queste proposte o se la città di Alessandria dovrà continuare a fare i conti con scelte amministrative discutibili e costi aggiuntivi per i cittadini.
Vanni CENETTA
Commenta per primo