L’AD Rava: passivo, ma in miglioramento
AMAG ha presentato oggi il suo nuovo presidente, Lorenza Franzino. Torinese, classe 1955, Franzino è un ingegnere chimico che ha costruito una carriera prestigiosa in alcune delle più importanti aziende italiane.
La sua carriera è iniziata in Olivetti, dove ha ricoperto il ruolo di direttore operativo per vent’anni. In questo periodo, ha gestito rapporti internazionali e partecipato a joint venture significative con il Giappone, accumulando una vasta esperienza in gestione dei processi e operazioni industriali. “Sono stata fortunata perché ho avuto modo di accrescere un’esperienza importante in una delle grandi scuole di management della nostra Italia, l’Olivetti, e l’altra grande scuola era la Pirelli”, ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione.
Successivamente, Franzino è passata a Urmet Telecomunicazioni S.p.A. come direttore generale, dove ha avuto responsabilità dirette nello sviluppo di nuove tecnologie, mercati e riorganizzazioni. Il suo ruolo è stato cruciale nella conversione industriale durante l’era di Telecom Italia.
La sua carriera si è poi spostata nel settore ferroviario, all’interno del gruppo Finmeccanica, dove è stata il direttore della divisione del business ferroviario di Ansaldo Breda (attualmente Hitachi). In questo ruolo, ha realizzato il progetto del treno per l’alta velocità in Italia, contribuendo alla vittoria del progetto Freccia 1000. “Chi prende il Freccia 1000 prende un pezzo del mio cuore”, ha affermato con orgoglio.
Franzino ha anche ricoperto la carica di presidente del distretto delle tecnologie ferroviarie, seguendo i processi di aggregazione fra le aziende del comparto con finanziamenti italiani ed europei. Ha fatto parte di diversi consigli di amministrazione e, nel triennio 2016-2019, su indicazione del Comune di Torino, è stata membro del CdA di Iren, uno dei principali gruppi multiutility del panorama italiano.
Attualmente, Franzino è presidente del gruppo Ansaldo Energia, e la prima donna a ricoprire questa carica. Ha accettato l’incarico alla guida di AMAG con orgoglio e determinazione, motivata anche dalle sue radici piemontesi. “Devo mettere a servizio anche le mie competenze”, ha spiegato, facendo riferimento alla sua vasta esperienza accumulata negli anni.
Nel suo discorso, ha espresso il desiderio di trasmettere le sue competenze alle nuove generazioni, affiancando l’ingegner Rava. “Il valore della competenza ha senso solo se riesce a essere trasmesso alle nuove generazioni”, ha dichiarato, criticando l’approccio arcaico della gestione della competenza come potere che ha subito in passato e che non intende ripetere.
Con questa dichiarazione, Lorenza Franzino si propone di portare avanti AMAG con una visione di crescita condivisa e di valorizzazione delle competenze, segnando l’inizio di una nuova fase per il gruppo di Alessandria.
Il futuro di Amag
L’AD Emanuele Rava ha poi presentato il bilancio, evidenziando un passivo di 541.000 euro per la holding e di circa 640.000 euro per il bilancio consolidato di gruppo. Ha spiegato che, sebbene i numeri siano negativi, il risultato rappresenta un miglioramento rispetto al 2022, anno in cui una plusvalenza di 13 milioni di euro derivante dalla vendita dell’80% delle quote di AIAS aveva artificialmente migliorato il bilancio. “Il bilancio 2023 è un bilancio pulito, senza interventi esterni particolari,” ha dichiarato Rava, sottolineando che l’obiettivo per il 2024 è di raggiungere il breakeven, se non un leggero utile.
Rava ha evidenziato i risultati delle aziende controllate: AMAG Ambiente ha chiuso con un utile di circa 85.000 euro, mentre AMAG ha registrato un utile di circa 300.000 euro. Maigret Gas, invece, ha subito un disavanzo di 490.000 euro a causa di una multa emanata dalla Cassa Conguagli della CSEA relativa a fughe di gas del 2019, ma registrata nel bilancio 2023.
L’AD ha anche discusso le strategie per il futuro, menzionando la riorganizzazione del gruppo per ridurre i costi superflui e migliorare l’efficienza. Ha enfatizzato l’importanza della transizione digitale per rendere AMAG un gruppo moderno e più reattivo, migliorando la qualità e la tempestività delle risposte.
Un’attenzione particolare è stata riservata al personale. “Abbiamo iniziato a fare un lavoro rivolto a capire il clima aziendale, conducendo 360 interviste con i dipendenti”, ha spiegato Rava. I risultati hanno mostrato un forte attaccamento dei dipendenti all’azienda, con oltre il 70% che ha dimostrato un forte senso di appartenenza. AMAG sta implementando azioni di welfare per rispondere alle esigenze dei dipendenti e migliorando gli uffici per renderli più funzionali e operativi.
In conclusione, la conferenza stampa ha mostrato una visione ottimista per il futuro di AMAG, con una nuova leadership pronta a guidare l’azienda verso una maggiore efficienza e una migliore organizzazione interna, puntando a risultati finanziari positivi per il 2024.
Marcello Rossi
Commenta per primo