Ancora calo delle nascite in Italia

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Prosegue il calo delle nascite nel 2023 in Italia. Nel 2023 solo sei neonati ogni mille abitanti. È quanto emerge dagli indicatori demografici dell’anno 2023 pubblicati recentemente dall’Istat.
Secondo i dati provvisori, i nati residenti in Italia sono 379 mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022). La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è di 14mila unità (-3,6%).
Secondo il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari “la situazione italiana è gravissima: un crollo senza fine, cui noi assistiamo inerti malgrado i ripetuti allarmi e tutto ciò ci sta condannando ad un futuro insostenibile: non saremmo in grado di far fronte a una spesa sanitaria crescente. La tenuta del sistema previdenziale è compromessa con fenomeni dello spopolamento delle aree interne rurali”.

Secondo il Forum inoltre si va verso la diminuzione di 13.000 milioni di abitanti tra il 2023 e il 2080 se non si interviene con tempestività, con progettazione di lungo periodo e con ingenti risorse: serve un piano poderoso di rilancio. In Italia le giovani coppie che desiderano avere dei figli non hanno alcun incentivo e sono abbandonate a sé stesse.

Anche il Governo sembra non aver ben compreso che non servono i bonus ma misure fiscali strutturali che valorizzano e non penalizzano la nascita di un figlio. Inoltre “se continuiamo su questa strada andremo incontro a un crollo del PIL, della Sanità e della Previdenza” questo è quello che afferma il presidente della Fondazione per la Natalità.
Tornando ai dati del rapporto Istat si registra che il numero medio di figli per donna scende da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi di molto al record negativo di 1,19 figli registrato nel lontano 1995.
Anche la popolazione residente nella penisola è in lieve diminuzione:
all’1° gennaio 2024 era pari a 58 milioni 990 mila unità (dati provvisori), in calo di 7 mila unità rispetto alla stessa data dell’anno precedente (-0,1 per mille abitanti). Sì conferma, seppur in modo più rallentato, il trend negativo già emerso nel 2022 (-33mila unità) del calo di popolazione che, dal 2014 al 2021 (-2,8 per mille in media annua), ha contraddistinto il Paese nel suo insieme.

La variazione della popolazione italiana comunque rivela un quadro eterogeneo rispetto alle varie aree: nel Mezzogiorno la variazione è negativa e molto più accentuata (-4,1 per mille) ;al Nord, invece, aumenta del 2,7 per mille; stabile quella del Centro (+0,1 per mille).

Enrica GARDIOL