Agricoltori Autonomi, la protesta per non scomparire

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Il presidio durerà fino a sabato, con il previsto arrivo del presidente Alberto Cirio

Ieri pomeriggio gli Agricoltori Autonomi – nome di un collettivo che racchiude nato spontaneamente senza alcuna regia politica o associativa – sono stati ricevuti dal prefetto e dal presidente della Provincia di Alessandria, a conclusione di una manifestazione molto numerosa. Era il terzo giorno della protesta partita sabato scorso e che durerà una settimana intera.

Sabato al presidio è stato invitato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, ma per ora non si ha l’ufficialità del suo arrivo.

La protesta spontanea nasce dalla forte sofferenza economica di un settore fondamentale per tutti e cruciale per l’economia italiana. Eppure il grido di dolore è di chi non ha voce in capitolo sui prezzi e sulle produzioni. Agricoltori e allevatori sono i primi a subire il caro vita e l’imposizione di politiche comunitarie che non tengono conto delle varie realtà regionali locali e che incentivano a produrre meno, per poter importare dall’estero – a costi e qualità inferiori – gli stessi prodotti.

“Una volta abbandonato il lavoro dei campi è molto molto più difficile farvi ritornare le persone a lavorare” e a viverci, aggiungiamo. E’ il commento di Marco Bruzzone, allevatore e appartenente al coordinamento degli Agricoltori Autonomi.

Intervista a Marco Bruzzone