Me.dea al Comune: “Con che criterio date a Non Una di Meno una sede comunale?”

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casa donne

ALESSANDRIA – Che tra i due gruppi che si occupano di donne e violenza di genere non corresse buon sangue – ultima l’invettiva delle Non Una di Meno contro la scarpetta rossa all’interno della rotonda in viale Massobrio – era ben noto. Ora che al collettivo femminista sia stato assegnato, dopo due occupazioni, uno stabile comunale a tutolo praticamente gratuito, la distanza tra le due realtà che si occupano di aiutare le donne è sicuramente aumentata.

Metodi diversi, ma anche trattamenti diversi tra me.dea e NUDM.

 La Presidente dell’Aps me.dea, Sarah Sclauzero resta nei binari della correttezza e diplomazia, ma nelle sue parole traspare il fastidio per quello che non scrive, ma che considera un favoritismo: “Nei giorni passati abbiamo appreso, dalla lettura di molti articoli della stampa locale, dell’assegnazione di una sede al collettivo NUDM per la Casa delle Donne TFQ da parte del Comune di Alessandria. Una gran bella notizia di cui ci rallegriamo con le amiche di NUDM per il risultato raggiunto: almeno loro hanno ottenuto una sede dall’Amministrazione Comunale!”

“Facciamo chiarezza”

“Ci preme tuttavia fare chiarezza sul significato di Centro Antiviolenza, che è stato utilizzato in modo
inappropriato e fuori contesto: in più di un’occasione abbiamo letto dell’apertura di un Centro
Antiviolenza, citiamo ad esempio “Centro anti-violenza nella nuova sede di “Non Una di Meno” che
sarà in un edificio comunale in disuso…”

Temiamo che la confusione generata dai termini utilizzati in modo inadeguato di questi
giorni possa andare a discapito delle donne, creando disorientamento circa la specificità e
professionalità dei servizi offerti”.

Un Centro Antiviolenza c’è già: il nostro

“Dal 2009 esiste ad Alessandria il Centro Antiviolenza, dell’A.P.S. me.dea, unico riconosciuto per il
lavoro sistematico e strutturato di professioniste specializzate ed esperte di violenza di genere,
secondo i requisiti richiesti dalla Regione Piemonte, inoltre l’A.P.S. me.dea dal 2014 gestisce insieme alla Provincia e alla Prefettura di Alessandria la Rete Antiviolenza provinciale, con un accordo di rete firmato anche dal Comune di Alessandria, già”

Conclude Sclauzero: “Leggiamo pertanto sorprese, dagli articoli di giornale, che con questa assegnazione di sede “l’Amministrazione Comunale ha deciso di riconoscere il valore sociale di chi si occupa di violenza di genere” e che “Come Amministrazione avevamo la volontà di riconoscere un luogo dedicato alla sensibilizzazione sul contrasto alla violenza di genere. Ci chiediamo con quale criterio si sia deciso di direzionare l’impegno politico di dare “priorità al tema del contrasto alla violenza di genere” assegnando una sede comunale al collettivo NUDM. Tuttavia cogliamo con entusiasmo lo slancio dell’assessore Laguzzi “Per noi questo modo di ragionare è un punto di partenza che può essere preso ad esempio da altre realtà”.

L’associazione sollecita l’Amministrazione comunale a “non dimenticare” l’operato di tante
associazioni che da anni sono impegnate sul campo. ∎

redazione@lapulcenellorecchio.it