La guerra non spaventa i gioiellieri di Valenza che evidentemente utilizzano altre vie (Dubai, Kazakhistan) per arrivare ai clienti che vogliono a tutti i costi il prodotto fatto a mano dei maestri orafi alessandrini. Le esportazioni dirette del gioiello Made in Italy nell’area russa non sono significative (1% dell’export) ma i russi sono importanti acquirenti di gioielli quando viaggiano all’estero.
Il clima registrato a VicenzaOro – fiera internazionale appena conclusa – è di soddisfazione per aver fatto buoni affari nel 2021 con un export a +24 per cento, ma con l’incertezza dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e dei ritardi negli approvvigionamenti, esacerbate dal conflitto in Ucraina, e che alimentano le preoccupazioni sul commercio mondiale e sui consumi del lusso.
“Per quando riguarda il comparto alto di gamma della nostra gioielleria – spiega Francesco Barberis, Presidente del Gruppo Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria a conclusione dell’evento – abbiamo avuto una affluenza di qualità ma più limitata rispetto a settembre, lo avevamo previsto, considerando il contesto internazionale fortemente penalizzato dalle tensioni internazionali del conflitto e tuttavia, nonostante questo, l’impressione degli espositori valenzani è di una riuscita contenuta ma migliore a quella delle previsioni. Si sono rilevati invece risultati più soddisfacenti per i comparti dell’oreficeria e del fashion degli altri distretti. Nei prossimi mesi – sottolinea Barberis – vedremo come svilupperà il contesto economico e internazionale e quanto inciderà sul nostro settore”.
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