Dopo l’incidente nel cantiere Amazon
“Un morto e feriti gravi, di cui uno in condizioni critiche, questo è il bilancio del tremendo crollo avvenuto la mattina di giovedì 29 aprile ad Alessandria, nel cantiere che diventerà il nuovo magazzino del colosso dello shopping online Amazon. Stando alle prime ricostruzioni l’evento fatale ha avuto atto mente gli operai stavano gettando una soletta in cemento a 10 metri di altezza”.
Giovanni Maccarino, segretrio Usb Alessandria, “Basta con le lacrime di coccodrillo: è ora di una legislazione che possa realmente far fronte ad una situazione che è diventata ormai insostenibile, a cominciare dalla proposta di una legge che inserisca il REATO DI OMICIDIO SUL LAVORO che Rete Iside Onlus ed Unione Sindacale di Base stanno portando avanti. Solo con un quadro legislativo adeguato, infatti, potremo finalmente costringere la parte padronale a rispettare le vite dei lavoratori; già da troppo tempo vediamo come i responsabili di questi eventi riescano continuamente a farla franca: il magazzino di Amazon di Alessandria non può diventare un’altra Thyssenkrupp o un’altra stazione di Viareggio, dove il mancato rispetto delle norme di sicurezza ha portato a delle morti che ancora chiedono giustizia dopo anni.
Le grandi multinazionali non possono continuare ad arricchirsi sulle spalle dei lavoratori, tagliando sulla sicurezza e mettendo, continuamente, a rischio le loro vite. Siamo stanchi di piangere i nostri morti!“
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