Deposito Nazionale rifiuti radioattivi provincia di Alessandria: “No Grazie”

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A seguito della notizia apparsa sui media il 5 Gennaio 2021, abbiamo deciso di costituire un Comitato per seguire con attenzione l’iter della procedura e fare sentire le nostre ragioni e la nostra contrarietà.
In Piemonte sono state individuate otto aree come potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi delle quali sei in Provincia di Alessandria (Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento,Fubine-Quargnento, Alessandria-Oviglio, Bosco Marengo-
Frugarolo, Bosco Marengo-Novi Ligure, Castelnuovo Bormida-Sezzadio) e due nella Città Metropolitana di Torino (Caluso- Mazzè-Rondissone e Carmagnola).

Al fine di affrontare al meglio il complesso iter procedurale il Comitato ha tra i suoi Fondatori alcuni Avvocati con esperienza in materia e avrà presto una serie di consulenti sulle specifiche materie da affrontare per contrastare adeguatamente tale insediamento.
La Provincia di Alessandria è un territorio ricco di produzioni d’eccellenza, come il vino che ha diverse Doc e Docg, dai colli Tortonesi ai colli del Monferrato che sono anche territorio Unesco, l’Ovadese , l’Acquese e altri ancora.
Senza contare tutti i prodotti agricoli e agroalimentari, il latte, i formaggi, i salumi apprezzati in tutta Italia e non solo.
Il Monferrato è una delle zone che negli ultimi anni ha avuto il maggior incremento di flussi turistici e quest’anno è già stato messo a dura prova dagli effetti della pandemia.
Non dimentichiamo poi che il territorio alessandrino ha già subito diverse ferite da insediamenti fortemente impattanti e i problemi causati da questi insediamenti sono tuttora grandissimi e non si sa quando verranno risolti.

Il Comitato e’ naturalmente aperto a tutti coloro che vorranno farne parte, non ha interesse a fare polemica ma vuole solo e semplicemente tutelare il territorio alessandrino ed evitare che venga scelto come pattumiera d’Italia per i rifiuti radioattivi.
Come Comitato abbiamo accolto favorevolmente le contrarietà espresse al progetto di insediamento del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi sia dai Sindaci dei comuni interessati che dai Presidenti di Provincia e Regione oltre che dai rappresentanti delle Associazioni Agricole e più in generale da tutti i portatori di interesse.

Le principali criticità sono pressoché le stesse che abbiamo da subito evidenziato anche noi sull’atto fondativo del Comitato.
Non tutti si rendono conto delle dimensioni dell’insediamento: 110 ettari che vuol dire un milione e centomila metri quadrati di terreno, equivalente di 220 campi da calcio, su cui saranno edificate 90 celle di cemento armato che sono manufatti lunghi 27 metri, larghi 15 metri e alti 10 metri, praticamente novanta palazzine alte più di tre piani che conterranno centinaia di moduli di calcestruzzo 3 metri per 2 alti 1,70 con all’interno migliaia di bidoni di metallo contenenti i rifiuti radioattivi, il tutto ricoperto da strati di terra.

La capienza totale sarà di oltre 90000 metri cubi di rifiuti radioattivi e la durata del deposito prevista e’ di 300 anni.
Non vogliamo assolutamente che questa enorme cementificazione ripiena di rifiuti radioattivi trovi alloggio sul territorio della provincia di Alessandria e per questo stiamo studiando le osservazioni che per fortuna non sono più da presentare nei sessanta giorni ma in sei mesi.
Restano però i 60 giorni per il ricorso al TAR del Lazio e stiamo valutando di presentarlo almeno per alcune tra le aree individuate.

Abbiamo iniziato una raccolta di adesioni online Change.Org e una raccolta firme ai gazebo che sta riscuotendo molto successo.
Chi volesse contattarci lo può fare attraverso la Pagina Facebook “Deposito Nazionale rifiuti radioattivi in provincia di Alessandria, NO Grazie” o all’indirizzo mail: depositonuclearenograzie@gmail.com

Il Coordinatore Fabrizio Priano