Vino in edizione limitata o buttare il raccolto? Il dilemma sul futuro dei produttori

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Tocca ai produttori decidere che fare: “Crediamo che gli scenari possibili possano e debbano essere diversi a seconda delle diverse realtà. Se da un canto, la distillazione o l’acetificio potrebbero essere soluzioni per le cantine, riteniamo che i piccoli produttori e le medie aziende possano e debbano prendere in considerazione ipotesi diverse. Occorre un rivoluzionario investimento per il futuro che elevi i terroir e valorizzi il lavoro dei vigneron; occorrono scelte coraggiose per creare vini sempre migliori. Territorio e metodo per una “Special Edition” o “Limited Edition” 2020.

L’idea della Vendemmia Verde potrebbe essere una soluzione se, intesa nel vero senso della parola: ovvero un diradamento importante (45% per ettaro circa) che garantisca prodotti di maggiore qualità.

Un altro tipo di soluzione, parziale e compensativa, la suggerisce l’amico Walter Massa: richiedere una deroga alla legge, per poter produrre, in cantina, aceto di qualità che parli di territorio.

In parallelo, occorrerà riorganizzare le vendite attraverso altri canali, come l’online, con piattaforme specifiche sia per il mercato nazionale sia internazionale. Canali che abbiano connotati tipicamente identitari della cultura italiana. Gli italiani hanno riscoperto il piacere della casa e, per conseguenza, hanno aumentato i loro consumi in famiglia. Anche le consegne al domicilio andranno dunque organizzate con nuove formule e vesti (packaging). Occorre un investimento nella formazione coordinata e un abbattimento dei costi di gestione. Il tutto, puntando su una campagna di comunicazione collettiva, forte e innovativa, ovvero su un’azione sostenuta dal governo ma, in questo caso, a fronte di una progettualità.

Ravizza

Sostanzialmente, il mondo agricolo e i produttori non dovrebbero prestare il fianco ad una sorta di “elemosina” e di assistenzialismo. Il nostro lavoro merita dignità e valore non solamente per le straordinarie produzioni enologiche di cui siamo capaci, ma anche per il fondamentale lavoro mantenimento dell’ambiente e della natura, che rendono le nostre terre tanto suggestive quanto amabili. Ciò che vorremmo è un sostegno concreto alle nostre proposte, frutto di esperienza, estro, intuizione e genialità e non mero assistenzialismo.