Una salamandra su una maglietta, un contadino pop, un’area protetta. Così la natura dell’Appennino piemontese calcherà il palco della più nota kermesse musicale italiana.
Il contadino pop è Maurizio Carucci, frontman degli Ex-Otago, che quando non è in tour, si sveglia tutte le mattine nella sua Cascina Barbàn dove produce vino e coltiva prodotti in maniera naturale. Dal suo piccolo eremo di pietra, agricolo e, periodicamente, mediatico, Maurizio si confronta con il panorama aspro e emozionante dell’Alta Val Borbera, contraltare e motivo ispiratore del movimento per la valorizzazione e il presidio del territorio, che non è solo recupero agricolo, ma interscambio di emozioni, immedesimazione e filosofia di un nuovo approccio al mondo naturale, attraverso il recupero dell’agro-ambiente tradizionale ancora presente e che potrebbe tornare a nuova vita.
E qui entrano in gioco molteplici personalità: un architetto, Marco Guerrini, sindaco di uno dei Comuni italiani a minor densità di popolazione, appassionato di potature e piffero tradizionale che dal nulla ha stimolato la creazione di un parco naturale regionale, un Ente di gestione, quello delle Aree protette dell’Appennino piemontese, che non ci pensa due volte a fare da volano a tutti gli entusiasmi e iniziative che circolano sul territorio e un cantante – contadino che si sente a casa sua soltanto dove il vento dei crinali e il lavoro del campo e della vigna si fondono per dare vita a un suono indigeno dell’anima, una motivazione antica e modernissima al tempo stesso.
‘Ti sveglierai nell’indaco del mattino’, cantava il grande Faber, Fabrizio De Andrè. E allora, quale migliore araldo per l’Appennino piemontese e la sua natura straordinaria: dalla sua profumata finestra contadina, Maurizio Carucci porterà alla platea postmoderna satellitare di Sanremo un messaggio di infinito dal suo guscio di noce.
Dino Bianchi (Presidente Ente parco): “L’istituzione dell’Ente Appennino piemontese ha permesso di dare maggior impulso alle politiche ambientali territoriali, potendo utilizzare per la loro promozione e valorizzazione anche nuove risorse culturali, come in questo caso…”.
Alberto Valmaggia (Assessore Ambiente e Parchi della Regione Piemonte): “E’ anche attraverso iniziative come questa che passa la promozione del sistema delle Aree naturali protette della Regione Piemonte di cui l’Ente di gestione dell’Appennino piemontese è un tassello fondamentale”.
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