L’unica busta per acquistare la Borsalino era quella della Haeres Equita di Phliippe Camperio, l’imprenditore svizzero già detentore del marchio del cappellificio più famoso al mondo, dichiarato fallito e messo al migliore offerente. Oggi si vendeva al miglior rialzo lo stabilimento, il know-how, i macchinari e la forza lavoro. Camperio partiva in vantaggio con in tasca già il brand. Nonostante una gara internazionale, nessun grande marchio della moda – per ora – ha deciso di investire sulla Borsalino ma soprattutto su Alessandria. Nelle intenzioni la produzione resterà a Spinetta, poi chissà.
Indiscrezioni danno l’assegnazione – c’è ancora tempo dieci giorni per eventuali altri interessati, ma appare chiaro come andrà a finire – assestata sulla decina di milioni di euro, dalla base d’asta di 7,8 mln.
Il nuovo proprietario si è detto felice di aver acquistato questa iconica maison e pronto a rilanciarlo sul mercato della moda e del lusso.
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