No all’accorpamento tra Asl e azienda ospedaliera di Alessandria. Lo dice chiaramente la Lega dopo la commissione ‘politiche sanitarie’ sull’ordine del giorno presentato dal consigliere Guazzotti e già approvato dal Consiglio Comunale. Ecco il parere a caldo del gruppo consigliare del Carroccio
L’audizione in particolare del Dott. Giancarlo Forno ha messo in luce tutte le criticità (a voler usare un eufemismo) presentate dalla mozione del Partito Democratico, appoggiata anche dal Movimento 5 Stelle, e dalla Delibera Regionale. “Un documento, quello regionale, basato sul nulla, privo di reali motivazioni”, questa la sintesi emersa dalla sua relazione.
Il vicepresidente del Consiglio Comunale Mazzoni, del Partito Democratico, ha affermato di aver udito “solo il parere del pensionato Dott. Forno”. Noi riteniamo, al contrario, che fino a questo momento non si sia audito un parere più autorevole del suo, per 35 anni Direttore Sanitario della nostra Azienda Ospedaliera.
Crediamo inoltre, amaramente, che sia degno di nota il suo commento in chiusura di intervento: “in città si è fatto un gran parlare della chiusura di alcuni piccoli, seppur storici, esercizi commerciali, e non si dice nulla se dal primo gennaio 2019 chiude l’Ospedale”.
Vale la pena sottolineare, infine, che il declassamento dell’Azienda Ospedaliera contrasterebbe con l’intenzione di istituire la Facoltà di Medicina presso l’Università di Alessandria, per la quale è necessaria una struttura ospedaliera adeguata.
Faremo tutto il possibile per riuscire a bloccare un processo, quello dell’accorpamento Asl-Aso (già approvato dalla Giunta e dal Consiglio Regionale), che assomiglia, a nostro parere, a un esperimento sulla salute dei nostri concittadini e sul futuro di Alessandria. Perché non a Cuneo o a Novara? Non intendiamo fare da cavia a una Regione che fin dal momento della composizione della Giunta (nessun alessandrino presente) ha dimostrato di non tenere nella dovuta considerazione il nostro territorio.
Commenta per primo