Covid 19: due mesi di errori e la tragedia del lockdown totale

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Andiamo in Germania per parlare ancora del virus perché  viene riportata  sul web una interessante notizia  dove si parla di  autopsie effettuate  dai  medici tedeschi su pazienti che pur essendo tutti gravemente malati ,ma nessuno è morto per covid-19.

  Dopo  il recente studio scientifico del dott Pasquale Bacco, che ha evidenziato come le persone morte con covid-19 in Italia non siano morte in seguito all’infezione da questo agente  virale,  si registra un’altra importantissima conferma dall’estero il professor  Klaus Puschel, dell’Istituto di medicina forense dell’università di Amburgo,ha riportato le conclusioni delle autopsie svolte da lui e dal suo gruppo di ricercatori medici 

I risultati sono sorprendenti e confermano che tutte le persone esaminate dai medici tedeschi avevano già altri grave patologie.

 Non sarebbero morti in seguito all’infezione da Coronavirus. In altre parole “il quadro clinico dei morti con Covid 19 era  già largamente compromesso” e queste persone. sarebbero morte comunque per il loro stato di salute già  gravemente debilitato. Questa ricerca  è stata completamente ignorata dai media italiani ed internazionali  impegnati ancora a tempo pieno a descrivere la presunta letalità del Coronavirus.

 Ma  i medici  tedeschi che hanno condotto esami autoptici sulle persone considerate morte per il covid-19  hanno semplicemente dimostrato che in realtà il virus non avrebbe avuto un ruolo preponderante nelle cause dei loro decessi Questo è un punto di vista che circola ormai da tempo e che molte persone anche virologi e medici affermano e cioè chi non tutti sono morti per coronavirus ma con il coronavirus e altre patologie pregresse che già esistevano.

Anche l’Istituto Superiore della Sanità, in un suo report di marzo,individuava che  le caratteristiche patologiche dei morti per Covid-19  fossero prevalentemente persone affette da altre patologie, molto gravi, e in età piuttosto avanzata.

In più di due terzi dei casi esaminati dall’istituto i pazienti presentavano tre o più patologie preesistenti.

Nonostante queste  ripetute evidenze statistiche e scientifiche i media mainstream hanno voluto  presentare la situazione  italiana molto critica e molto pericolosa per l’insieme della popolazione,  generando una sorta di panico sociale e soprattutto motivando così l’azione politica di  un blocco delle attività produttive   e  sociali  che   ha  pesantemente  penalizzato l’Italia e la  sua economia. Una grave situazione che produrrà delle conseguenze catastrofiche dal punto di vista economico, sociale e della tenuta dell’insieme della società italiana. 

Inoltre stanno emergendo gravissimi errori nell’approccio alla comprensione delle cause delle morti  ,soprattutto nella prima fase dove, ad esempio, si sconsigliava di effettuare autopsie sui deceduti :esame che invece si è rivelato poi decisivo per capire la vera causa delle morti attribuite al virus. 

Infatti molti pazienti erano deceduti a causa di trombosi diffuse che si manifestava nella fase più acuta della polmonite.  

Da questa scoperta e da successive altre  si sono perfezionati gli interventi dal punto di vista farmacologico e clinico e la mortalità è decisamente calata.

Ormai è evidente che su questo virus ci sono state speculazioni molto pesanti al punto che,nonostante si siano perfezionate le cure e la mortalità è sempre più bassa, i media e le istituzioni internazionali continuano a sostenere che la soluzione al coronavirus sarebbe solo ed esclusivamente il vaccino, ancorché si sia ormai accertato che il virus è in profonda mutazione e  in rapidissima trasformazione e dunque è assolutamente improponibile un vaccino.  E nonostante la caduta verticale dei contagiati  e dei deceduti.

In conclusione l’Italia è stata “chiusa” per un virus, si  fortemente contagioso, ma intrinsecamente  debole e curabilissimo se affrontato nel modo giusto e con metodiche cliniche appropriate ed efficaci. Questo a detta di molti. 

Ma ormai la frittata è fatta.

Luigi Manzini