Si torna a parlare del Movicentro e del parcheggio Tiziano

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Riprende con più vigore il dibattito sui temi della città capoluogo in Forza Italia di Alessandria. Si è
infatti riunito il direttivo del Comitato Comunale allargato al gruppo consiliare al Comune e alla
delegazione di giunta degli azzurri.
Gli incontri finora hanno affrontato vari temi. Al centro dell’interesse però si è posta la recente
mozione presentata in Consiglio Comunale da Mauro Bovone, che centra uno dei temi più
importanti dello sviluppo dei servizi urbani alla mobilità che da tempo giacciono irrisolti sul tavolo
dei decisori politici. Bovone, infatti, ha sollevato le questioni del parcheggio Tiziano, delle
costruzioni che dovrebbero prendere il posto delle abbattute strutture commerciali preesistenti di
fronte alla stazione ferroviaria, del parking sotterraneo di piazza Garibaldi, visto come una buona
opportunità di servizio per il centro.
L’iniziativa del Consigliere Bovone ha consentito a Forza Italia di riprendere in mano l’intera
materia collegata, come ad esempio la programmata costruzione del movicentro, cioè di una
struttura che permetterebbe di eliminare il traffico di corriere e autopullman davanti alla stazione e
nelle vie limitrofe, anche alla luce del fatto che nuovi vettori stanno imponendosi sul mercato dei
viaggi low cost e che, per fortuna, Alessandria è una tappa importante dei loro tragitti. Ma ciò crea
congestione e traffico. Problemi che sarebbero risolti dalla istituzione di un Movicentro da
collocarsi nella parte centrale del parcheggio Tiziano, ora chiuso a tempo indeterminato. Così come
nell’area più vicina al ponte Tiziano potrebbe costituirsi un parcheggio auto a lunga durata che
potrebbe, con particolari convenzioni comunali, servire i residenti nelle vie vicine e che faticano
non poco a trovare posto per le loro auto.
“Si tratta di problematiche interconnesse e che non possono essere risolte in modo episodico –
spiega il vicesegretario cittadino vicario Antonino Tortorici – è come in un domino. Se si tocca un
tassello si è costretti a movimentarne anche altri. Ecco perché si pone l’esigenza di un piano che
l’amministrazione comunale ha il dovere di affrontare”.