Alessandria raccontata ai torinesi, come non l’avete mai vista

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

La provincia di Alessandria e in particolare il Monferrato – unico vero brand spendibilie a livello internazionale – si sono presentati al Salone del Libro di Torino, con tanto di bottiglie di vino al seguito per ‘convincere’ maggiormente i presenti della bontà delle idee.

Mattia Roggero, Assessore comunale al Turismo e Marketing territoriale di Alessandria ha tentato di svecchiare l’immagine della città (infondo lui ha 28 anni), e di relegare il grigio alla sola maglia della squadra di calcio. Fuori dai confini mandrogni Roggero ha voluto confutare questa cattiva fama di città poco ‘sveglia’.

Alessandria è una Città gentile ed accogliente, è un luogo tranquillo e operoso, è un importante capoluogo di provincia e la “porta” di accesso a realtà territoriali meravigliose quali il Monferrato (Patrimonio Unesco) ed essa stessa è una Città ricca di storia e con un pregevole patrimonio.
La nostra storia medioevale sarà al centro dell’attenzione valorizzando il nostro patrimonio storico-architettonico (la Chiesa di San Francesco), ma non ci lasceremo sfuggire l’occasione di riflettere anche sull’evoluzione socio-economico-culturale più recente, sulla dimensione demografica e sulle potenzialità di crescita e sviluppo complessivo, sulle sfide e sulle prospettive urbanistico-territoriali che dal passato ci orientano verso il presente e il futuro, con un ruolo sempre più centrale di Città Universitaria data la presenza consolidata della sede dell’Università del Piemonte Orientale.
Alessandria è la Città delle Biciclette, della pasticceria di qualità, ha un ciclo di affreschi medioevali su Re Artù. Alessandria è una Città ridente e tranquilla il cui centro cittadino si può attraversare a piedi in venti minuti cogliendo la vocazione commerciale degli alessandrini che, grazie alla presenza della storica fabbrica alessandrina dei cappelli Borsalino, è da un secolo almeno che amano il gusto e la ricerca estetica, dall’ambito dell’abbigliamento a quello delle produzioni artigianali, fino a quello eno-gastronomico con piatti e vini di qualità.
Alessandria, infine (ma si potrebbe continuare questa lista a lungo) è veramente la porta del Monferrato e sa di essere attrattiva nei confronti dei tanti flussi turistici.

Il vino del Monferrato, il Grignolino, è stato il protagonista Di Casale Monferrato ha parlato l’assessore alla cultura Daria Carmi, a proposito della top ten raggiunta al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020, della sua esperienza di superamento dei confini amministrativi attraverso la partecipazione a Monferrato On Tour e la trasformazione delle difficoltà in chance, con il concetto di Capitale Resiliente.

Sabato 12 maggio (Sala Argento ore 15) toccherà a Romanico Monferrato, un percorso turistico alla ricerca dei luoghi del romanico su tutto il territorio e la partecipazione dell’ideatore della tappa monferrina del Festival del Turismo Responsabile CàMon Max Biglia, quindi, lo stesso giorno, toccherà (Sala Arancio ore 15) al progetto “Aleramici in Sicilia – Storia di una emigrazione dimenticata” con gli interventi, tra gli altri, dello storico Roberto Maestri.