
Il Ponte Meier di Alessandria torna al centro delle polemiche.
Dopo anni di segnalazioni da parte di alcuni cittadini finalmente il collaudo tecnico-amministrativo del ponte è stato completato solo di recente, affidato a un ente esterno al costo di circa 50 mila euro.
Una soluzione che, però, ha generato anche un danno economico: la Provincia ora reclama 400 mila euro, legati a una gestione giudicata inefficiente del procedimento.
Ma il problema più urgente riguarda la sicurezza.
I listelli della passerella pedonale si staccano, mentre quelli dei parapetti risultano mancanti in diversi punti, con gravi rischi per pedoni, bambini e animali.
Le transenne segnalano da mesi le aree pericolose, ma né la manutenzione ordinaria né quella straordinaria sono state attivate.
Servirebbero circa 50 mila euro all’anno per garantire gli interventi necessari, ma il Comune, nonostante le ripetute richieste, non ha mai stanziato le risorse.
Preoccupano anche le condizioni del Ponte Tiziano, chiuso da mesi e delimitato da centinaia di jersey dopo l’incidente stradale del 15 agosto 2024.
I lavori promessi non sono mai partiti e il cantiere resta fermo.
Secondo il consigliere comunale Locci, l’amministrazione si muove per inerzia, priva di una vera programmazione, scaricando le responsabilità sui tecnici e limitandosi a inseguire le emergenze.
Anche la gestione del verde pubblico appare trascurata: gli sfalci vengono lasciati a marcire sui marciapiedi, finendo per intasare i tombini.
Non va meglio per i lavoratori di Amag Mobilità: 36 famiglie rischiano il posto dopo la decisione del Comune di togliere all’azienda la gestione di parcheggi, scuolabus e trasporto disabili, affidando i servizi al volontariato.
Per Locci, il Comune sembra ormai limitarsi a chiedere tasse ai cittadini, delegando invece i servizi essenziali alla buona volontà delle associazioni, dimenticando il proprio ruolo istituzionale.
Vanni CENETTA
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