Molto grave è il silenzio dei media, che non affrontando l’argomento contribuisce alla completa ignoranza e a un basso livello di consapevolezza della popolazione sui contenuti negativi e delle implicazioni liberticide dell’Agenda 2030.
Un’altra questione emersa durante il dibattito è il legame tra l’Agenda 2030 e gli attuali scenari geopolitici, in particolare il conflitto in Ucraina.
Secondo Stefano Orsi gli stessi attori che promuovono il globalismo attraverso l’Agenda 2030 sono coinvolti nei meccanismi che hanno portato alla guerra in Ucraina, con l’espansione dell’Unione Europea e della NATO come strumenti di una strategia di dominio occidentale.
L’incontro si è concluso con l’impegno dei partecipanti a mantenere alta l’attenzione e a diffondere una consapevolezza critica su questi temi, cercando di contrastare l’adesione acritica a progetti che, dietro una facciata accattivante, potrebbero avere conseguenze molto gravi e ben più complesse di quanto si voglia far credere.
Vanni CENETTA



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