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Chi non ha mai visto Claudio per le strade di Alessandria con i suoi accessori stravaganti e la sua inesauribile voglia di esprimersi?
Lo abbiamo incontrato in piazza Marconi e ci ha subito conquistati con la sua verve, il suo spirito ironico e la sua inseparabile vuvuzela, strumento capace di fare, come dice lui, “casino”, ma che in fondo è anche simbolo di partecipazione.
Claudio non è solo un personaggio, è una filosofia vivente: esce di casa ogni mattina con l’idea di portare un po’ di movimento in una città che vede troppo grigia e invita tutti a “dare una mano di colore”, a rinnovare il panorama urbano e mentale con uno sguardo al passato e uno all’orizzonte.
Tra citazioni “colte”, riferimenti cinematografici e una saggezza che mescola ironia e profondità, ci ricorda che anche l’irragionevole ha diritto di esistere e che la realtà si può affrontare “in maniera del tutto inconsueta”.
Tra una battuta, una riflessione e qualche proverbio, Claudio ci saluta con un sorriso e una promessa: “Ci rivedremo, perché, se non si fosse capito, sono un po’ logorroico”.
E noi lo aspettiamo, perché ogni città ha bisogno di personaggi che la rendano più viva.
Vanni Cenetta
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