
Il progetto internazionale di conquistare la Luna parla alessandrino. A capo del progetto per la costruzione del lander Argonaut, indispensabile per trasportare merci e prodotti dalla Terra alla Luna in vista della creazione di un insediamento permanente, c’è Piercarlo Galeazzo, ingegnere di Castelletto d’Erro, di cui è stato sindaco.
A fine gennaio è stato firmato il contratto tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’italiana Thales Alenia Space in qualità di prime Contractor per lo sviluppo e costruzione di Argonaut LDE, il lander lunare tutto europeo che nel 2031 porterà sulla Luna carichi di attrezzature, materiale, infrastrutture e persino rover a supporto del primo insediamento umano previsto sulla luna.
Aerospazio piemontese
E’ un successo per l’azienda italiana torinese perché l’Europa, pur avendo partecipato a diverse missioni lunari con strumenti scientifici e componenti tecnologici, non ha mai avuto un proprio veicolo in grado di atterrare sulla Luna.
Il veicolo spaziale sarà realizzato a Torino con Thales Alenia Space Italia che guiderà il consorzio di aziende italiane ed europee che lo costruiranno e integreranno. Il contratto è frutto di un lavoro iniziato nel 2019 con i primi studi preliminari della missione lunare e proseguito con la progettazione del lander stesso, che ha portato a presentare ad ESA la proposta italiana vincente in competizione con altre aziende europee.
Dal Monferrato alla Luna
A questo importante successo per l’industria aerospaziale italiana, per il Piemonte e per Torino ha partecipato con orgoglio Piercarlo Galeazzo, castellettese, in Thales da più di 35 anni che ha lavorato al progetto ed alla proposta fin dall’inizio come Project Design Authority – Responsabile Tecnico del programma.
L’acquisizione di un programma così complesso e importante per l’Europa, dimostra il livello di eccellenza raggiunto dall’Italia nel campo dell’esplorazione spaziale e dello sviluppo tecnologico.
Argonaut infatti è uno dei contributi europei più importanti al programma internazionale Artemis a guida NASA con la partecipazione di altre agenzie spaziali (canadese, giapponese e italiana) e partner privati per consentire una presenza umana permanente sulla Luna, anche come base intermedia per raggiungere Marte.
Argonaut è progettato per essere lanciato con un razzo Ariane 64, con un volo diretto verso la Luna. Argonaut ha tre componenti principali: il lander (LDE-Lunar Descent Element), modulo di discesa lunare che ha il compito di arrivare con il suo carico utile sulla Luna; il carico utile (Payload), e la piattaforma di interfaccia (Cargo Interface Element) tra il lander e il carico utile.
Il Lunar Descent Element sarà in grado di portare fino a 1500 kg di carico utile sulla luna, incluse le attrezzature e il materiale necessario per gli astronauti che opereranno sul suolo lunare. La navicella LDE è un sistema molto complesso, che deve essere anche in grado di sopportare le pesanti condizioni ambientali che la navicella troverà sulla luna (come l’escursione termica tra il giorno e la notte lunare (che sulla luna equivale a 14 giorni con temperature di -150°C, e la finissima polvere lunare); ne fanno parte principale il sistema propulsivo, la struttura e il sistema di controllo termico, oltre al sistema di navigazione ed allunaggio e all’elettronica di comando e controllo della navicella con il relativo software.
Commenta per primo