Immigrazione e denatalità: l’allarme di Don Ivo sulla crisi italiana

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Don Ivo Piccinini


San Michele – Don Ivo, parroco della comunità, riflette su uno dei temi più delicati del dibattito nazionale: l’immigrazione e il calo demografico.
Riprendendo le parole di Papa Francesco, sottolinea il ruolo dei migranti nel contrastare l’”inverno demografico”, ma pone un interrogativo cruciale: l’Italia è davvero in grado di garantire un’integrazione reale?
Con oltre cinquant’anni di esperienza pastorale, Don Ivo ha vissuto il cambiamento dell’accoglienza, dalla storica emigrazione italiana all’attuale flusso migratorio.
Se da un lato non nega il dovere cristiano di accogliere, dall’altro si interroga sulla capacità del Paese di offrire lavoro, casa e assistenza ai nuovi arrivati.
“Stiamo importando manodopera a basso costo [dei nuovi schiavi] mentre i nostri giovani qualificati se ne vanno all’estero perché qui non trovano prospettive”, osserva con amarezza.
Il tema si intreccia con la crisi economica e sociale: la carenza di politiche per la famiglia non aiuta la natalità, mentre si punta sull’immigrazione senza un piano di integrazione chiaro.
“Si preferisce dire: importiamo nuovi cittadini, invece di rendere ‘sostenibile’ la vita per chi già c’è”, afferma.
Alla domanda su cosa chiederebbe a Dio in un’intervista, la risposta è diretta: “Vieni giù di nuovo, c’è bisogno di chiarire molte cose.”
Un’ammissione di quanto la società abbia perso il senso del limite e della responsabilità collettiva.
Per Don Ivo, l’accoglienza non può essere solo un principio astratto:
senza azioni concrete, rischia di alimentare nuove ingiustizie.

Vanni CENETTA