Il 30 settembre si è svolto presso la parrocchia di San Michele l’incontro organizzato da Monticone dal titolo “Alessandria all’Asciutto o Sott’acqua”, un evento che ha visto anche la partecipazione di Massimo De Bernardi portavoce del Comitato Calca (Comitato alluvionati del casalese) di Casale.
Scopo principale dell’incontro è stato discutere la costituzione di un comitato per la sicurezza idrogeologica di Alessandria, con un focus particolare sulla proposta di un canale scolmatore dal Tanaro al Bormida.
Monticone ha ringraziato i presenti, sottolineando che, sebbene l’affluenza non sia stata massiccia, alcuni cittadini dimostrano ancora preoccupazione e amore per la loro città.
Durante il dibattito, Monticone ha ribadito la sua opinione favorevole al canale scolmatore, sebbene sia aperto anche ad altre soluzioni purché mirate alla sicurezza del fiume e della città.
Il comitato si riunirà ogni lunedì presso San Michele, con l’intento di informare le autorità locali, come Prefettura, Comune, Provincia e Aipo, riguardo alla nascita del gruppo, e di organizzare una manifestazione per l’anniversario dell’alluvione del 1994.
Durante questo evento commemorativo, verranno accese 14 candele in memoria delle vittime.
De Bernardi, portavoce e vicepresidente del Comitato Calca, ha portato l’esperienza del gruppo casalese, insistendo sulla necessità di una maggiore concretezza, soprattutto nell’esigere chiarezza su come vengono o dovrebbero essere spesi i fondi destinati alla prevenzione idrogeologica.
Ha menzionato la variante PAI, un piano aggiornato nel 2022 che prevede opere come l’abbassamento della soglia del Tanaro e l’innalzamento degli argini, ponendo la questione se questo piano sia realmente realizzabile dopo trent’anni. De Bernardi ha inoltre sottolineato l’esistenza di fondi pari a 21 milioni di euro, che potrebbero essere impiegati per avviare questi lavori, invitando a coinvolgere l’Autorità di Bacino, l’Aipo e la Regione Piemonte per un confronto tecnico sulla fattibilità dei progetti.
Monticone, concordando sull’importanza di un approccio tecnico, ha proposto di valutare anche il progetto dello scolmatore in parallelo alle altre soluzioni.
Durante il breve dibattito che ne è seguito, è emersa la necessità di una forte pubblicità degli obiettivi del comitato, al fine di coinvolgere un maggior numero di persone e mantenere alta la pressione sulle istituzioni.
Gli organizzatori si sono impegnati a partire subito con le richieste formali alle autorità e a pianificare la manifestazione prevista per il 6 ottobre, cercando di ottenere il massimo supporto possibile per la causa.
Monticone ha anche accennato a un incontro tecnico per valutare i progetti esistenti e confrontarli con l’idea del canale scolmatore, invitando la politica a dare l’input finale per la scelta della strada da seguire.
È stato inoltre toccato il tema della pulizia dei fiumi, in particolare la tensione tra due visioni ambientaliste: una che sostiene la libera espansione del fiume e un’altra più razionale, che tiene conto dell’evoluzione del territorio.
Monticone ha chiarito che pur non essendo favorevoli a interventi invasivi, ritiene necessario affrontare con attenzione la situazione del fiume, soprattutto quando la ghiaia accumulata supera gli argini, rappresentando un rischio concreto.
Vanni CENETTA
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