Servizio a cura di Manzini e Rossi
Nel cuore dei giardini della stazione di Spinetta Marengo, il Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre, simbolo di memoria e rispetto per coloro che hanno sacrificato la propria vita per la patria, versa in uno stato di abbandono e degrado che suscita profonda indignazione. Durante un recente sopralluogo, è stato osservato con piacere il ripristino della scritta commemorativa, vandalizzata e asportata qualche anno fa. Tuttavia, questa piccola vittoria non basta a nascondere lo scenario desolante che circonda il monumento.
Il perimetro attorno al memoriale è disseminato di rifiuti, che giacciono abbandonati non solo ai piedi del monumento, ma addirittura sopra di esso, in un atto di palese disprezzo verso i valori che questo luogo dovrebbe rappresentare. L’indifferenza verso questo simbolo di sacrificio e memoria è resa ancor più evidente dalle scritte che imbrattano il granito del monumento, un triste riflesso di una piaga ormai diffusa nella nostra società.
A pochi passi dal monumento, l’area circostante i cassonetti è occupata da rifiuti ingombranti, abbandonati senza alcun rispetto per il decoro urbano. Questo triste spettacolo di inciviltà rappresenta una ferita aperta per la comunità, un’offesa non solo alla memoria dei caduti, ma anche al senso civico di chi vive in questa città.
Le immagini del degrado richiamano l’urgenza di un intervento da parte delle autorità locali, che dovrebbero garantire una presenza costante e un monitoraggio assiduo di queste zone. La trascuratezza e la mancanza di controllo favoriscono atti di vandalismo e comportamenti incivili, che potrebbero essere evitati con una maggiore attenzione e cura.
Questa situazione vergognosa non può essere ignorata. È necessaria una presa di coscienza da parte di tutti, affinché il monumento ai caduti di Spinetta Marengo possa tornare ad essere un luogo di rispetto e riflessione, e non un simbolo di abbandono e disprezzo. La comunità, unita, deve chiedere a gran voce che questo luogo torni a rappresentare i valori per cui è stato eretto, affinché il sacrificio dei caduti non venga dimenticato.
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