Le affermazioni dell’ex presidente dei Grigi sono state giudicate false e infondate. La replica: “L’avvento di Maione e di Molinaro è stato un “fatto politico” in cui l’avv. Rossini ed il dott. Abonante hanno avuto un ruolo chiave”.
Il Comune di Alessandria informa che lunedì la propria avvocatura sporgerà querela nei confronti di Enea Benedetto per aver affermato che “il Sindaco e l’Avv. Rossini hanno voluto questo passaggio di mano ai Signori Molinaro e Maione., garantendo le loro forza economica e liceità globale”.
Da Palazzo rosso non lasciano correre: “Tale affermazione é totalmente falsa e infondata oltre che, nella parte finale, parzialmente incomprensibile. Il Comune e la proprietà dell’US Alessandria Calcio erano legati solo da un rapporto di tipo concessorio che riguardava l’uso dello Stadio Moccagatta. In attesa delle decisioni degli attuali proprietari riguardo alla gestione del patrimonio e del personale ancora dipendente, si ritiene di dover tutelare il Comune di Alessandria e pertanto tutta la Comunità alessandrina da qualsivoglia coinvolgimento”.
La risposta di Benedetto
Enea Benedetto risponde a stretto giro di social: “Apprendiamo come il Sig. Sindaco di Alessandria voglia “scomodare” l’Avvocatura dello Stato per querelare il sottoscritto reo di aver ricordato a tutti che i Sigg. Molinaro e Maione ci sono stati presentati dall’Avv. Cesare Rossini e dal Dott. Giorgio Angelo Abonante. Minacciano di querelarmi perché mi sarei addirittura permesso di dire la verità, rimembrando a tutti che il 23 e 24 Settembre 2023 il Sindaco di Alessandria ha promosso un incontro tra il Sig. Alain Pedretti ed il “trio delle meraviglie”. Incontro talmente riservato da avere centinaia di tifosi sotto Palazzo Rosso a chiedere “a gran voce” la cessione dei Grigi a costoro”.
Così scrive sul suo profilo di Facebook. E continua: “Mi querelerebbe in quanto ho sottolineato che l’Avv. Rossini ed il Dott. Abonante in quell’incontro avrebbero garantito l’affidabilità economica e la liceità dell’operazione “Molinaro”.
A quanto pare si sono offesi, considerando le mie parole come un “vilipendio alla bandiera” in quanto, con un mio commento privato ad un post di un profilo privato, mi sono permesso di sottolineare che io nella mia “umile e biasimabile” gestione ho iscritto la squadra al campionato di serie C e ho rimesso il club in carreggiata apportando inevitabili tagli ai costi e che invece questi imprenditori illuminati “introdotti” dalla “Alessandria che conta” hanno distrutto tutto e non hanno iscritto la squadra nemmeno in un campionato dilettantistico.
RIBADISCO che l’avvento di Maione e di Molinaro è stato un “fatto politico” in cui l’Avv. Rossini ed il Dott. Abonante hanno avuto un ruolo chiave, basti ricordare che il Sig. Pedretti aveva di fatto “consegnato” le sue quote nelle mani del Sindaco”.
Benedetto si spinge oltre con le parole che sicuramente peseranno sulla causa per diffamazione: “Come noto, da fine aprile 2023, tra il Sig. Pedretti ed il Dott. Abonante è nata un’amicizia “monegasca” molto stretta che non spetta certamente a noi rovinare per il vil pallone. Come già ampiamente scritto, il gioco del usiamo Benedetto come “capro espiatorio” a un certo punto doveva anche terminare e così è stato.
Che ora si pensi di utilizzare la magistratura per “uso sportivo” addirittura scomodando l’Avvocatura dello Stato per imbavagliare chiunque si permetta di uscire “dal gregge” e provare a ravvivare la memoria dei propri concittadini è davvero un atto vile.
Tornando al Calcio alessandrino, invece di scomodare l’Avvocatura dello Stato, inviterei il Comune ad attivarsi come fece tre anni fa il Sindaco Canelli, che a Novara costituì immediatamente un nuovo sodalizio, attraverso una Manifestazione Pubblica di Interesse chiedendo alla LND l’iscrizione in sovrannumero per la compagine della propria città. Pensare che il Calcio ad Alessandria possa essere rappresentato da una squadra che fino a poche settimane fa era in prima categoria è veramente svilente ed imbarazzante”.
Commenta per primo