La DIA conferma: ‘ndrangheta e malavita straniera attive in provincia

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Il Tribunale di Torino su richiesta della Procura della Repubblica di Alessandria, ha emesso un decreto decisorio per l’esecuzione di confisca ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di due pregiudicati novesi già condannati – sentenza confermata in Corte d’Appello – nell’ambito dell’operazione ‘Monopoli’. la confisca è stata eseguita dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Alessandria.

Le vicende iniziali risalgono al 2018 quando gli investigatori avevano indagato a vario titolo quattro persone per diversi reati tra cui estorsione, cessione di stupefacenti e trasferimento fraudolento di valori.

Troppi soldi

Sulla base delle ulteriori approfondite investigazioni economico patrimoniali svolte dalle Fiamme Gialle
alessandrine, il Tribunale ha ritenuto ricorrenti gli elementi per qualificare i proposti quali soggetti socialmente pericolosi, con la conseguente applicazione della misura di sorveglianza speciale nei confronti degli imputati, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Dal punto di vista patrimoniale, in considerazione della sistematica e costante situazione di sperequazione fra fonti lecite di reddito e beni nelle rispettive disponibilità rilevata nei confronti dei proposti e loro nuclei familiari, è stata disposta la confisca di immobili, quote di capitale e compendi aziendali di quattro società di capitali e di due ditte individuali con sede nella provincia di Alessandria, conti correnti e libretti di deposito.

‘ndrangheta in provincia di Alessandria

In base al rapporto 2023 della DIA resisterebbero nel Basso Piemonte alcune ‘locali’ della malavita calabrese, come i Raso-Gullace-Albanese “operante sia in provincia di Alessandria che in Liguria”. A Sale e Castelnuovo Scrivia sono state rilevati operazioni della cosca Giorgi “Boviciani” di San Luca (RC), dedita al narcotraffico internazionale.

Non c’è solo la criminalità italiana. Anche gruppi stranieri si stanno affacciando e radicando sul territorio. Sono soprattutto personaggi di cultura e origine africana e albanese che gestiscono – sempre leggendo l’informativa della polizia – il traffico di stupefacenti ed il mercato della prostituzione. La criminalità di origine romena è operativa, per lo più, nel compimento di reati predatori.

Tratta di migranti

Vista la sua posizione e conformazione, anche la provincia di Alessandria si conferma il transito di migranti che cercano di raggiungere altre province o il confine. Sulla A21 la Stradale aveva trovato in un furgone francese 13 clandestini, tutti trai 25e i 30 anni, di nazionalità indiana e bengalese.

In provincia di Asti

Nella provincia di Asti si registrala la presenza di sodalizi ‘ndranghetisti riconducibili al già citato locale del basso Piemonte ed al locale di Asti. Nel 2023 nel corso delle perquisizioni nell’abitazione di uno degli indagati nel comune di Frinco (AT) sono state rinvenute diverse armi da fuoco oltre a svariato munizionamento.
Inoltre 8 esponenti di un sodalizio criminale di etnia rom, ritenuti responsabili di usura, erano stati arrestati durante un’operazione della Gdf astigiana. Sempre le Fiamme Gialle avevano identificato altre 10 persone, albanesi e italiani, ritenute responsabili dei reati di associazione a delinquere, truffa, riciclaggio,
emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.