I partiti del dissenso si uniscono per il Piemonte: obiettivo 3%. Costanzo portavoce

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  • Dalle ceneri di Italexit all’Area della Consapevolezza. l’avv. Costanzo cerca di ricomporre i pezzi
  • Il Covid ha evidenziato le magagne. Novaxismo e sovranità popolare

Dalle ceneri di Italexit e di altri movimenti del ‘dissenso’ ad un partito unitario per le elezioni regionali piemontesi.

E’ quello che sta cercando di realizzare un gruppo di ‘sopravvissuti’ del partito di Gianluigi Paragone, ma anche di Italia Sovrana e Popolare, Vita, Alternativa per l’Italia.

Il portavoce piemontese di questi movimenti è il casalese Alberto Costanzo, il quale spiega la chiamata proprio per superare lo sbarramento del 3 per cento e poter contare qualcosa. “Proponiamo l’adesione ad un “cartello” elettorale unico, finalizzato a competere alle elezioni regionali, a cui i singoli movimenti possono partecipare senza perdere nulla della loro identità ed autonomia, ma con ottime possibilità, grazie all’unione delle potenzialità di ciascuno, di superare la soglia di sbarramento del 3%. Il programma e la scelta dei candidati saranno naturalmente condivisi tra tutti i movimenti partecipanti, nel pieno rispetto delle specificità di ciascun movimento”.

Area della Consapevolezza

Costanzo si rivolge anche a quei movimenti del ‘dissenso’ che vogliano anteporre al proprio nome e simbolo che vale lo 0,1% l’idea di un progetto che pesi di più. Altri partiti della cosiddetta area del dissento no fortune molto maggiori.

“Abbiamo già formato un nucleo”, conferma l’avvocato, “Maurizio Scalabrin si sarebbe reso disponibile sul territorio della provincia di Alessandria”

Il partito del dissenso

L’area è quella autodefinita del dissenso. Ma cosa si intende veramente? “Il periodo del Covid ha evidenziato quello che era già in atto, l’acuirsi di una politica dirigista, anticostituzionale (Italia ripudia la guerra e fa la guerra alla Russia). Siamo contro il neoliberismo e contro la cessione degli asset strategici del Paese. Non vogliamo rinunciare alla sovranità popolare, abdicare a Big Tech e Big Pharma e ai diktat di Usa, Nato e Ue”.

Novaxismo

Ne parleranno sui libri di storia: “Il Novaxismo è stato un momento storico in cui si è riscontrata una presa di coscienza del popolo verso i nostri governanti che usavano la crisi per fini politici e propri. Sospensione della democrazia? C’è stata proprio una sua abrogazione, la volontà popolare è passata in secondo piano.

Ta una ventina di giorni usciranno nome, simbolo e candidati regionali e provinciali.