L’uomo o la donna dell’anno non necessariamente devono essere da premio Nobel. Si sceglie un personaggio che, nel bene o nel male, abbia catalizzato l’attenzione dei media e influenzato la politica, l’economia, lo sport, la società alessandrina.
Enea Benedetto, ex patron dell’Alessandria Calcio, è sicuramente il personaggio che nel 2023 ha interessato tutti questi ambiti e pure quelli della giustizia (sportiva): arrivato all’improvviso in riva al Tanaro è stato uno tsunami di emozioni per i tifosi, ma anche per chi – economicamente e socialmente – ha a cuore la squadra grigia e tutto l’indotto, dopo un decennio di gestione Di Masi che ci aveva abituato ad altri ambienti.
Montagne russe
L’uomo che ha portato le criptovalute nel calcio era onnipresente sui giornali locali e sui social, dal momento che molto spesso rispondeva direttamente ai commenti sui social media. Non passava giorno senza un’emozione, una piroetta societaria, una retromarcia in uno staff inadeguato e un po’ scalcinato.
Meglio di una serie di Netflix, con un colpo di scena dietro l’altro, quando si pensava di aver visto tutto, zac, un licenziamento inaspettato o una rissa negli uffici di spalto Rovereto che neanche nel peggior bar di Spinetta rimescolavano le carte e inserivano nuovi personaggi e nuove storie alla trama già intricatissima.
Il mea culpa
In una intervista alla Pulce, Benedetto, prima di passare la mano alla nuova compagine, chiedeva scusa ai tifosi per gli errori commessi, perché trovatosi da solo nella gestione di una squadra professionistica che fino al giorno prima aveva un nutrito gruppo di collaboratori e dipendenti.
Ci manchi già Enea (anche se i tuoi successori si stanno impegnando per tenere incollati gli spettatori alla nuova stagione della serie), vogliamo ricordarti così, con il video profetico di chi “taglia la Corda” e del tuo tuffo nel mare della Costa Azzurra, con la testa sempre rivolta all’Alessandria Calcio.
Siamo quasi certi che ci rincontreremo. A presto, presidente. ∎
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