Verdi Alessandria su Amazon: “Non è un’attività sostenibile, crea solo lavori poveri”

Europa Verde Alessandria mette in guardia sul rovescio della medaglia di avere un capannone Amazon alle porte della città. E cita l’esempio di Piacenza che dalla logistica non avrebbe beneficiato molto.

Amazon raddoppia ad Alessandria. Nuovo capannone robotizzato. Promessi 400 posti di lavoro

Amazon aprirà nel 2024 un nuovo centro di approvvigionamento ad Alessandria che porterà alla creazione di 400 nuovi posti di lavoro (a tempo indeterminato) entro tre anni dall’apertura, o almeno così ha promesso la stessa multinazionale che raddoppia ad Alessandria. L’azienda ha investito oltre 120 milioni di euro nel nuovo centro logistico. Il nuovo centro di approvvigionamento di Alessandria sarà l’ottavo sito aperto in Piemonte, regione in cui lavorano 3.700 dipendenti Amazon a tempo indeterminato. Il nuovo centro verrà utilizzato per contribuire al posizionamento dei prodotti nella rete di Amazon, trasferendo gli articoli ai centri di distribuzione situati in Italia Leggi

“Questa sarebbe una bella notizia – dicono i Verdi – se non ci fosse il resto ovvero: sessantamila metri quadri di suolo consumato, un aumento del traffico veicolare (sia elettrico che non) con congestionamento delle arterie limitrofe, diminuzione del commercio cittadino già in crisi”.

Qualità pessima della vita

“Alessandria è una delle città con la qualità della vita peggiore in Italia con sforamento degli agenti inquinanti oltre i limiti imposti dall’Unione Europea;” – afferma Raoul Oliva – co-portavoce di Europa Verde-Verdi Alessandria – “sono assolutamente favorevole ad attività che portino sviluppo nel nostro territorio ma devono essere sostenibili ed aprire una logistica Amazon nelle vicinanze di un casello autostradale non lo considero come tale, dobbiamo diminuire il traffico e puntare al trasporto su ferro!”.

Piacenza ci ripensa

“Spero solo che Alessandria non faccia lo stesso errore di Piacenza.” commenta Giulia Bovone, co-portavoce di Europa Verde-Verdi Alessandria. “In questi anni la città emiliana ha fatto diverse valutazioni e sta abbandonando il progetto di capoluogo della logistica. Dalle osservazioni è emerso che spesso i posti di lavoro proposti in questo settore sono altamente usuranti, e sottopagati rispetto al reale impegno richiesto al lavoratore. Piacenza se n’è accorta e ora sta cercando di creare un futuro diverso per la città. Lavori poveri generano cittadini poveri e colossi del genere attivi sul territorio inibiscono l’imprenditorialità di gruppi medi e piccoli, che si trovano così nella condizione di non poter crescere”.

Avete provato ad ordinare su Amazon? La maggioranza degli acquisti arriva il giorno dopo e, nel caso in cui l’oggetto ordinato sia in un magazzino vicino al luogo di ritiro (e questo sarebbe altamente probabile con l’insediamento), la consegna è effettuata nella stessa giornata abbassando ulteriormente la già bassa competitività dei negozi locali; se togliamo la comodità dell’acquisto al bisogno quale sarà il futuro degli esercizi commerciali alessandrini?

La proposta: più verde

Europa Verde-Verdi Alessandria, assieme ad alcune Associazioni della Provincia, ha inviato tempo addietro al Sindaco ed agli assessori una proposta sul consumo di suolo zero che prevede, ove non sia possibile fermare la costruzione di un’opera, l’obbligo di decementificare una pari superficie a quella utilizzata.

Chiediamo pertanto che parte dei milioni di investimento per l’area incriminata siano utilizzati per identificare e portare a “verde” alcune aree attualmente in disuso.

L’obiettivo della politica non può essere lo sviluppo ad ogni costo; vogliamo vivere in una città dalla quale si cerca di scappare ad ogni pausa di lavoro?