Casello e bretella per Acqui, o solo casello?
«Dovete presentare il prima possibile l’istanza per il nuovo casello, completata dagli studi e dalle analisi che avete svolto finora, al Ministero delle infrastrutture e trasporti. Poi verrà avviato il confronto con il concessionario per la progettazione. Stiamo lavorando alla redazione di un piano di interventi con i concessionari autostradali ed è il momento giusto».
Le parole di Edoardo Rixi, viceministro alle infrastrutture e trasporti, sono state pronunciate durante un incontro, ospitato dal Resort di Villa Carolina a Castelletto d’Orba, promosso dalla società Valle Orba Depurazione (Lorenzo Dutto è l’amministratore unico) e organizzato dai Comuni della zona e dalla Fondazione Slala presieduta da Cesare Rossini che ha coordinato l’evento, cui hanno partecipato amministratori locali, regionali e parlamentari del territorio alessandrino.
Il tema era “Lo stato dell’arte ed evoluzione delle infrastrutture di connessione tra Piemonte e la Liguria, mobilità delle merci e delle persone – Casello di Predosa, Acqui – Albenga – Carcare”, ma al centro del confronto c’è stato principalmente il progetto del casello di Predosa sull’A26, riportato al centro dell’attenzione negli ultimi anni dal sindaco Maura Pastorino, e l’ipotesi di bretella Predosa – Strevi – Acqui che rappresenta il perno della futura infrastrutturazione dell’area e che può contare su un ampio lavoro di preparazione, comprensivo di analisi dei flussi e sviluppo economico di area vasta, elaborato dall’ingegnere Angelo Marinoni, coordinatore della Commissione interventi strategici della Fondazione Slala (guidata da Maurizio Manfrin), in collaborazione con Giorgio Rivabella (consulente Slala) e l’architetto Federico Morchio dell’Ufficio tecnico del Comune di Predosa.
Il progetto del casello, alla luce dell’intervento di Edoardo Rixi, appare a una svolta. Il lavoro tecnico propedeutico deve ora essere riunito all’interno di un documento che gli amministratori locali e la Provincia di Alessandria provvederanno a trasmettere il prima possibile in sede ministeriale.
«Questa opera – ha affermato in apertura Maura Pastorino, sindaco di Predosa – non è importante solo per la nostra zona, ma per un’ampia area del territorio alessandrino che va dall’Acquese all’Ovadese e fino al Novese».
Nel corso dell’incontro tutti gli interventi hanno ribadito la totale intesa e condivisione rispetto alla realizzazione del casello che dovrà essere seguita dalla bretella verso Acqui.
Enrico Bussalino, presidente della Provincia di Alessandria. «Rispetto alla bretella, entro fine anno firmeremo la convenzione con la Regione Piemonte che finanzia con quattrocentomila euro lo studio di fattibilità tecnica ed economica. Agli incontri preparatori svolti con il Comune di Predosa e Slala in vista dello studio seguiranno quelli con i sindaci in relazione al progetto specifico del percorso».
Federico Fornaro, deputato. «Due sono le prime priorità: il casello rispetto al quale non c’è alcuna opposizione e la bretella verso Acqui».
Riccardo Molinari, deputato. «Il casello va fatto indipendentemente dalla bretella, è la prima opera di infrastrutturazione necessaria. L’opera avrà una ricaduta per la logistica, come per il turismo di un’ampia area».
Vittoria Poggio, assessore regionale a Turismo, Cultura, Commercio. «L’opportunità turista non riguarda solo i territori più vicini a questa zona, ma anche da chi arriva da più lontano come il turismo straniero».
Marco protopapa, assessore regionale all’Agricoltura. «Abbiamo l’opportunità di realizzare non solo un casello atteso da molti anni, ma anche un percorso condiviso fra i territori interessati dalla bretella».
Domenico Ravetti, consigliere regionale. «È un intervento indispensabile che sarà al servizio di un’area al centro di progetti di sviluppo».
Danilo Rapetti, sindaco di Acqui. «Già avere il casello di Predosa sarebbe un grande vantaggio per Acqui. È la strada giusta per proseguire con le altre opere».
Paolo Lantero, sindaco di Ovada. «È quello che manca. Partiamo subito. Per Ovada rappresenta una svolta in termini di alleggerimento del traffico e un’occasione per rimodulare i processi di sviluppo».
Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato. «Più infrastrutture vengono realizzate, maggiore è il beneficio per i territori».
Sono intervenuti anche Claudio Gemme, presidente di Fincantieri Infrastructure, Angelo Riccoboni, amministratore delegato della Riccoboni Holding, Roberto Pensiero, amministratore delegato dell’Autotrasporti Pensiero Srl e Vice Presidente Sezione Autotrasporto dell’Unione industriali di Savona, che si sono tutti pronunciati a favore delle nuove infrastrutturazioni.
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