“Reddito di cittadinanza cancellato: rischiamo la bomba sociale”

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Paola Ferrari, coordinatrice provinciale di DemoS e consigliera del Consorzio dei Servizi sociali di Alessandria (Cissaca) parla del RdC

“La mancetta della misura denominata ‘Dedicata a te’ – un autentico schiaffo alla dignità di tutti gli italiani – non salverà il governo Meloni dal disastro sociale che rischia di determinare eliminando tutta una serie di ammortizzatori sociali” ad affermarlo è Paola Ferrari, coordinatrice provinciale di DemoS e consigliera del Consorzio dei Servizi sociali di Alessandria (Cissaca).

Da venerdì, un alto numero di  persone anche ad Alessandria e provincia hanno perso il reddito di cittadinanza, l’unica fonte di sostentamento per la propria famiglia. E di certo non basterà la card della misura denominata “Dedicata a te” – che vale meno di un caffé al giorno – a restituire loro il sorriso o la serenità.

“Anche perché il governo Meloni ha prodotto, nel frattempo, un’altra autentica ‘genialata’, quella di cancellare il Fondo affitti per morosità incolpevole scatenando l’ira di tantissimi italiani che non ce la faranno a pagare l’affitto e finiranno in mezzo ad una strada, non in senso metaforico, ma letterale del termine” aggiunge Ferrari.

Ed ancora: “Quello che sta accadendo è un combinato micidiale che mette in ginocchio ed umilia i ceti più disagiati. A questo quadro poi bisogna aggiungere la nuova trovata del governo di sottrarre 16 miliardi ai Comuni per progetti sul sociale e altri campi di intervento. Il governo ha deciso di lasciare senza reddito 160mila famiglie e di scaricare gli effetti di questa scelta sul personale, in particolare sui servizi già molto in difficoltà, degli enti locali. Si tratta di un atto profondamente sbagliato. Gli assistenti sociali che mancano a livello nazionale, secondo una recente elaborazione, sono almeno 15mila sui 30mila totali che sarebbero necessari. Da oggi al 2030 il personale complessivo dei servizi sociali diminuirà di 10.000 unità, compresi amministrativi, psicologi, educatori e altre figure. Le risorse finalizzate alle assunzioni ci sono, ma sono stati spesi solo il 40% degli stanziamenti messi a disposizione degli ambiti territoriali sociali per raggiungere il Livello essenziale di prestazioni sociali (Leps) di un assistente sociale ogni 5.000 abitanti, con enormi differenze territoriali, secondo i dati del ministero del Lavoro”.

Conclude Ferrari: “Corriamo il rischio di una implosione sociale, con l’aumento di sacche di povertà assoluta e relativa senza precedenti. Al di là della mera propaganda, il governo deve mettere in campo tutte le iniziative necessarie possibile volte a migliorare un welfare che sembra proprio a tutti i livelli – dal nazionale al locale – si intende distruggere”.