Il nuovo centro islamico che sorgerà ad Alessandria in via san Giovanni Bosco è finanziato dagli emiri del Qatar, gli stessi invischiati negli scandali europei? Anni fa l’allora presidente del consiglio comunale di Alessandria Emanuele Locci aveva mostrato un bonifico di 200 mila euro a favore dell’associazione dei musulmani di Alessandria.
Soldi che sospetta Locci – arrivino direttamente dal Qatar, passando per l’Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia). Il progetto sarebbe molto più importante, come svelato nei Qatar Papers e riportato nel 2019 da alcuni giornali, da La Stampa di Torino ad altri più ideologicamente schierati.
L’intento sarebbe di finanziare nuovi luoghi di culto islamici e di fare così proselitismo in modo pacifico, in Europa. Nel piano sono previste una quarantina di moschee nuove (o centri islamici) in Italia, tra cui Brescia, Saronno, Piacenza, una decina in Sicilia e appunto anche ad Alessandria.
I soldi della fondazione Qatar Charity arriverebbero da emiri che però negli ultimi anni non si sono distinti per azioni democratiche e liberali e legati da un certo fondamentalismo islamico che – come scritto da altri giornali che riferiscono di fonti dei servizi segreti – non sarebbe compatibile con i “valori occidentali”. In alcuni casi potrebbe diventare un’anticamera del terrorismo, sempre secondo quanto riferiscono.
Tutte teorie (il cospicuo finanziamento per la comunità musulmana alessandrina sarebbe un fatto) che vanno a scontrarsi con la liberta di culto e che potrebbero basarsi solamente su pregiudizi e paure infondate, ma che intanto andrebbero ascoltate con attenzione. ∎
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