Non c’è pace per il Gruppo Amag e con la riorganizzazione della holding con il cambio di amministrazione. Dopo il “licenziamento” dell’amministratore unico di Reti Idriche, Paolo Ronchetti per scontri sulla smart city, è stato revocato l’incarico all’agenzia di recupero crediti, come se il nuovo management avesse altri piani per recuperare le bollette dell’acqua non pagate. Ma per ora non è dato sapersi.
Ora sono i sindacati a segnalare problemi in un’altra azienda del gruppo, quella della raccolta dei rifiuti. “Da alcuni giorni in Amag Ambiente corrono voci sull’esternalizzazione di alcuni servizi ad oggi dati in
affidamento a due agenzie di somministrazione senza provvedere a nessun processo informativo con i Sindacati ma soprattutto ad eseguire un processo riassunzione dei lavoratori ad oggi assunti con le Agenzie. Questa situazione comporterebbe un disagio economico per i circa 20 lavoratori che o perderebbero il posto di lavoro o perderebbero moltissime prerogative e tutele causate dall’applicazione di un CCNL diverso da quello che viene applicato ad oggi dalle Agenzie di Somministrazione”, lamenta Stefania Gallo della segreteria territoriale CSE-FNILT
Lunedì scorso alcuni lavoratori di una delle due Agenzie di Somministrazione hanno ricevuto a mezzo
email l’esplicita indicazione che non è intenzione di Amag Ambiente Spa di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato, visto il chiaro invito di consegnare i beni aziendali.
L’associazione ha così chiesto un incontro urgente al Gruppo Amag, Amag Ambiente e l’Assessore alle Partecipate del Comune di Alessandria al fine valutare al meglio le azioni tecniche ed organizzative che Amag Ambiente.
Commenta ancora Stefania Gallo: “La frammentazione dei lavoratori attraverso l’esternalizzazione non può essere considerata come una soluzione gestionale in grado di risolvere le complessità aziendali e le difficoltà economiche. È necessaria una comprensione approfondita delle problematiche che coinvolgono il servizio e un’attenta analisi delle possibili soluzioni che non può prescindere da un confronto con le parti sociali e con i lavoratori coinvolti. Speriamo che Amag ed il Comune vorranno attuare un confronto costruttivo il prima possibile salvaguardando i lavoratori, ricordandosi di rispettare pienamente quanto previsto dall’articolo 39 della Carta Costituzionale e del CCNL applicato ai lavoratori.”
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