Trovata al don Soria una corda fatta coi lacci delle mascherine lunga 44 metri

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ERA IN PROGRAMMA UNA CLAMOROSA EVASIONE DAL CARCERE DON SORIA? GLI UOMINI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA HANNO TROVATO UNA CORDA DI 44 METRI FATTA CON I LACCETTI DELLE MASCHERINE CHIRURGICHE DELLA PANDEMIA

Che cosa servisse una lunga corda intrecciata con i lacci di tutte le mascherine chirurgiche usate durante la pandemia è rimasto un mistero, ma è evidente che non fosse solo un passatempo. La polizia penitenziaria Era in programma una clamorosa evasione dalla Casa circondariale “Gennaro Cantiello e Sebastiano Gaeta” di Alessandria? Se lo chiede il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE dopo l’incredibile scoperta avvenuta nel carcere durante una perquisizione ordinaria. 

“Ieri mattina, nel carcere Don Soria di Alessandria, durante una perquisizione ordinaria, i poliziotti penitenziari hanno infatti trovato nascosta, nel magazzino di una Sezione detentiva, una rudimentale corda, lunga 44 metri, realizzata intrecciando i laccetti delle mascherine chirurgiche utilizzate durante la pandemia”, spiega Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del SAPPE. “Da tempo, nelle carceri di Alessandria si lavora sotto organico ma nonostante ciò, ancora una volta, si distingue il personale della Polizia Penitenziaria che con alta professionalità e senso del dovere garantisce la legalità negli Istituti Penitenziari”.

“Ogni giorno”, prosegue il segretario generale del SAPPE Donato Capece, “la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per prevenire e contrastare eventi criminosi e delinquenziali nelle affollate Sezioni detentive delle carceri. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di telefonini e droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”. 

Il leader nazionale del SAPPE conclude ricordando che “la Polizia Penitenziaria, ad Alessandria e nelle altre strutture detentive della Nazione, è quotidianamente impegnata a garantire l’ordine e la sicurezza. “Il Corpo di Polizia Penitenziaria ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori dal carcere”, conclude Capece.