Il cambio di amministratore in Amag Reti Idriche ha scatenato la reazione politica, anche perché la decisione sarebbe stata presa senza consultare gli alleati di maggioranza.
Prima l’AD di Amag. Poi l’Amministratore Unico di Amag Reti Idriche, ora si è dimesso anche il Presidente del Collegio sindacale. In poche settimane la più importante partecipata sta vivendo forti fibrillazioni e colpi di scena, tutto ciò non può non preoccuparci seriamente.
Se ci troviamo costretti a richiedere formalmente alcuni atti interni di Amag è perché, evidentemente, l’obiettivo primario è tentare di fare piena chiarezza e rendere massimamente trasparente la complessiva attività e le anomale recenti dinamiche, anche alla luce di più di qualche evasiva e vaga in Commissione Bilancio di martedì 28 marzo. Chiederemo certamente di convocarne altre o addirittura di istituire una apposita Commissione. Sentiamo il dovere di contribuire, certamente per le strette competenze e i diritti che attengono al Consiglio comunale, a sostenere la nostra Azienda e con essa la intera comunità.
Anche sulla riduzione della partecipazione di Amag in Alegas e sul migliorabile dialogo informativo col Consiglio comunale, i fatti si commentano da soli.
In ultimo, sempre sulla questione Amag e smart city, confrontandoci col Sindaco (cui riponiamo massima fiducia) e con tutti i colleghi di maggioranza esporremo la nostra visione. I Consiglieri comunali Malagrino, Ivaldi, Bianchini, Bazzoni, Barosini, Arlenghi
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