“Ero come molti convinto – ha dichiarato il segretario regionale del PRC-SE del Piemonte e VdA Alberto Deambrogio – che con l’inizio del nuovo anno sarebbe finalmente arrivata, alla fine dell’iter stabilito, la pubblicazione della CNAI (Carta Nazionale delle Aree Idonee) per l’individuazione del sito dove costruire il deposito nazionale per le scorie nucleari che, ricordo, stanno per la maggior parte in Piemonte stoccate in un luogo pericolosissimo”.
La doccia fredda è arrivata invece qualche giorno fa dal Ministro dell’Ambiente Pichetto, che essendo piemontese dovrebbe sapere bene in che stato problematico versano gli esiti di un nucleare che egli vorrebbe invece rilanciare. Ancora una volta un rinvio, che sarebbe dovuto alla necessità di integrare alcune informazioni da parte di Sogin (la società che si occupa del decommissioning nucleare). Naturalmente piazzare il deposito nel sito meno inidoneo possibile non sarà cosa facile, ma avere dei dati da poter confrontare scientificamente e razionalmente è decisivo. A quando una risposta? Pichetto dice il prima possibile, ma è del tutto evidente che anche lui sta dimostrando tutta la sua debolezza di fronte a questi problemi.
Il fatto poi che non si arrivi a un deposito nazionale in tempi brevi ci mette in serissima difficoltà con i Paesi che ospitano temporaneamente una parte consistente delle nostre scorie nucleari. Può darsi che alla fine si convincano a tenerle per altro tempo, ma è del tutto evidente che si tratterà di una scelta molto onerosa, con sicure ricadute fiscali negative per la nostra cittadinanza.
“Il nuclearista Pichetto – ha concluso Deambrogio – dovrebbe meditare su quanto sia facile a parole rilanciare l’atomo e quanto invece sia complicato gestirlo nei fatti. A Saluggia siamo all’inquietante seconda crisi (dopo quella del 2011) dell’iter di cementificazione delle scorie allo stato liquido (CEMEX). Ora si passerà a una nuova ennesima selezione di soggetti realizzatori: uno scandalo infinito, un pericolo permanente. Pichetto fa parte di un governo che fa accordi per continuare sulla strada del fossile, condannando migliaia di migranti alle angherie nei lager libici. Lui propaganda magnifiche sorti nucleari, ma ai cittadini Piemontesi e italiani deve risposte certe sugli esiti del passato che non è in grado di dare”.
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